Consulta rinvia udienza sulla legittimità dell’Italicum. Brunetta: “Favore a Renzi”

La Corte Costituzionale ha deciso di rinviare a data da destinarsi l’udienza in cui dovrà pronunciarsi sulla legittimità della nuova legge elettorale, l'Italicum, varata lo scorso anno dall'Esecutivo Renzi ed entrata in vigore il primo luglio del 2016. L'udienza della Corte era fissata da tempo per il 4 ottobre. In una nota stampa, la Consulta ha comunicato solamente il rinvio a data da destinarsi, senza aggiungere alcuna motivazione a riguardo: "Il Presidente della Corte costituzionale, sentito il collegio, ha deciso di rinviare a nuovo ruolo la trattazione delle questioni di legittimità costituzionale, sollevate dai Tribunali di Messina e di Torino in merito alla legge n.52 del 2015 (“Italicum”), prevista per l’U.P. del 4 ottobre 2016", si legge.
La decisione relativa al rinvio della consulta era già circolata durante i giorni scorsi. Questioni di opportunità politica, probabilmente, forse per evitare un impatto su un dibattito politico già estremamente acceso, rischiando magari di compromettere l'autonomia della Consulta, che avrebbe potuto essere in qualche modo tacciata di intromissione politica, qualsiasi responso avesse fornito. La decisione del rinvio è stata definita un "favore a Renzi" da Renato Brunetta, secondo il quale il rinvio servirebbe a evitare al presidente del Consiglio una clamorosa bocciatura della legge a poco più di un mese dalla data del referendum costituzionale.
Il senatore bersaniano Miguel Gotor, invece, è di diverso avviso e parla di "decisione estremamente saggia. Ora la politica, a partire da Renzi e dal Pd, non ha più alibi e, se vuole veramente cambiare l’Italicum prima del referendum, ha l’occasione e il tempo per farlo".