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Condannato per Why not: “De Magistris ha violato la legge consapevolmente”

Il sindaco di Napoli, attualmente sospeso dall’incarico, “non rispettò le garanzie parlamentari. Voleva conoscere le telefonate dei parlamentari”. Lo scrive il tribunale di Roma nelle motivazioni alla sentenza di condanna.
A cura di Biagio Chiariello
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Quella di Luigi De Magistris è stata “una violazione comune e consapevole delle disposizioni di legge, agendo senza rispettare le garanzie per le cariche parlamentari”. Così il tribunale di Roma nelle motivazioni della condanna del sindaco di Napoli, attualmente sospeso come prevede la legge Severino. La pena ad un anno e tre mesi di reclusione per abuso d'ufficio, condanna che faceva riferimento all'epoca il cui De Magistris era pubblico ministero a Catanzaro e titolare dell'inchiesta denominata "Why Not". Secondo i giudici romani il reato è avvenuto quando furono acquisite le utenze telefoniche di alcuni parlamentari, tra cui Romano Prodi, Francesco Rutelli, Domenico Minniti, Antonio Gentile, Giancarlo Pittelli e Clemente Mastella. “La prova della collusione tra il pm de Magistris ed il consulente tecnico Genchi – spiega il tribunale – viene desunta non da sospetti o illazioni, ma da un contesto univoco“. Secondo il collegio presieduto da Rosanna Ianniello de Magistris e Genchi hanno “perseguito pervicacemente l’obiettivo immediato e finale di realizzare la conoscibilità dei dati di traffico dei parlamentari non chiedendo l’autorizzazione alla Camera di appartenenza pur di acquisire con urgenza i tabulati”.  Secondo le toghe romane “la logica era quella di procedere senza rispettare le garanzie per cariche parlamentari, affatto sconosciute, e di giustificare ‘ex post’ le violazioni che fossero emerse” per poi ristabilire “con una ratifica successiva rinviabile ad oltranza”.

Il sospeso De Magistris non molla

Ieri sera il sospeso Luigi de Magistris aveva convocato la giunta ‘extra-moenia’ cioè fuori da Palazzo San Giacomo, in una masseria di Chiaiano. Poi aveva pubblicato le immagini su Facebook. Stamane il tweet che preannuncia una nuova giornata da “sindaco di strada”, ha cinguettato De Magistris. “Non mollo, amo Napoli, non consentirò a politicanti e affaristi di mettere mani su città, lotterò per trionfo giustizia”, ha scritto.

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