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Commissione inchiesta Covid, arriva il sì della Camera. Conte: “È un plotone di esecuzione politica”

La Camera ha approvato la costituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione del Covid-19. Il voto ha avuto 172 favorevoli e nessun contrario, dato che le opposizioni non hanno votato. Il M5s ha lasciato l’Aula dopo gli interventi di Giuseppe Conte e Roberto Speranza.
A cura di Luca Pons
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La Camera ha approvato il disegno di legge per costituire una commissione d'inchiesta sulla gestione del Covid-19. Al termine di un dibattito molto acceso, il ddl è passato con 172 voti favorevoli, nessun contrario e quattro astenuti. Si sono schierati a favore i partiti di maggioranza e Italia viva-Azione, mentre Pd, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra non hanno votato. Al centro della polemica c'è stata soprattutto la scelta della maggioranza di escludere l'operato delle Regioni dall'analisi della commissione di inchiesta.

L'intervento di Conte: "Una vigliaccheria, insulto agli italiani"

Durante la pandemia "le attuali forze di maggioranza erano all'opposizione, e si sono caratterizzate con una insana dialettica politica, con veri e propri gesti di sciacallaggio politico, salvo alcune eccezioni", ha detto nel suo intervento in dichiarazione di voto Giuseppe Conte, all'epoca presidente del Consiglio. "Ai primi di marzo Matteo Salvini invita a mettere da parte le polemiche politiche: poche ore dopo, in un'intervista a El Pais, attacca il nostro Paese. Renzi in quei giorni va in mondovisione, parla alle tv americane, per dire "mi raccomando popolo americano, non commettete i nostri errori". E che dire di Giorgia Meloni? Ci accusava di essere criminali, si scagliava contro la proclamazione dello stato di emergenza. Pochi mesi fa, lo ha fatto perché non riesce a gestire lo sbarco dei migranti".

Conte ha poi affermato che anche il M5s avrebbe voluto una commissione d'inchiesta: "Io vorrei interrogarmi sul perché mi sono trovato con un Paese con un sistema sanitario pubblico incapace di reagire a una pandemia. Dopo tutti i tagli agli investimenti, alla spesa sanitaria e al personale sanitario, che non certo noi abbiamo operato negli anni precedenti". Ma "per come l'avete confezionata, tiene fuori tutto il cuore pulsante della gestione sanitaria: le Regioni. Questo è un insulto agli italiani, alle famiglie, al personale sanitario, alle forze di polizia, a tutti coloro che sono stati in trincea. Così com'è, "è un plotone di esecuzione politica che ha due nomi: Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Ma noi nelle aule politiche e di tribunale ci entriamo a testa alta, a differenza di vostri esponenti politici. Tutte le autorità giudiziarie hanno accertato che il mio governo ha attuato scelte ragionevoli con la massima responsabilità. Io vi accuso davanti al popolo italiano, perché questa vostra commissione è un atto di vigliaccheria", ha concluso Conte.

Nel suo discorso, invece, l'ex ministro della Salute dem Roberto Speranza ha insistito sulla necessità di aumentare i fondi alla sanità: "C'è tanto da imparare dalla lezione di questi anni. Oggi che sono all'opposizione, ripeto quanto dissi in passato: serve unità, regole e serietà. Non propaganda becera e inutile. Finanziare di più il nostro Ssn. Ora si torna indietro, è un errore grave. Ogni euro sulla sanità è un investimento sulla qualità di vita delle persone. Se lo farete, noi sosterremo le proposte". Al contrario, però, "questa commissione ha solo la finalità di mettere su un tribunale politico per colpire i principali esponenti dei governi che vi hanno preceduto. Non eravamo noi a buttare benzina sul fuoco, o a fare l'occhiolino ai no vax. I vaccini hanno salvato la vita a 150mila persone nel nostro Paese". E ai deputati del Terzo polo e di Forza Italia: "Come fate a sostenere posizioni così platealmente No vax?".

Al termine del discorso di Speranza, è partito un coro di "Vergogna, vergogna". Il Movimento 5 stelle ha scelto di lasciare l'Aula dopo l'intervento, e anche le altre opposizioni non hanno votato.

L'abbraccio tra Conte e Speranza mentre i M5s uscivano dall'Aula

Mentre il Movimento 5 stelle abbandonava l'Aula, alla fine dell'intervento di Speranza – che è stato seguito da lunghi applausi del Pd – tra i banchi dell'opposizione c'è stato un momento di vicinanza tra le due persone più direttamente coinvolte. Giuseppe Conte, salendo tra i seggi del Pd, è andato ad abbracciare il suo ex ministro della Salute Roberto Speranza. In un video diffuso sui social si vede l'abbraccio, accompagnato dagli applausi dei deputati presenti. Al fianco dei due anche la segretaria del Pd Elly Schlein.

FdI: "Valuteremo anche gli effetti avversi dei vaccini"

"La commissione verificherà ogni aspetto della pandemia, perché la verità è un bene prezioso per tutti", ha detto Alice Buonguerrieri di Fratelli d'Italia. "Verificheremo anche gli eventuali effetti avversi da vaccino, che qualcuno vorrebbe restassero dei tabù. Lo dobbiamo a tutte le famiglie che hanno perso un loro caro, a tutti gli italiani. Perché in quell'epoca chi poneva dei dubbi era visto come un no vax, come un pericolo per la salute pubblica? Se uno difende i confini è xenofobo, se difende la famiglia è omofobo, se difende la propria identità è razzista, se difende la possibilità di scelta è no vax. Smettetela con gli anatemi. Non ci sarà green pass che tenga, non ci imbavaglierete".

Per la Lega è intervenuta Simona Loizzo, moglie di Lucio Marrocco, responsabile della vaccinazione anti Covid-19 sul personale ospedaliero a Cosenza che si tolse la vita il 7 gennaio 2021. Ha detto che i tempi della gestione della pandemia furono lenti e le misure insufficienti: "Attaccate la Lombardia, ma in Lombardia c'erano 900mila mascherine che non potevamo usare perché erano bloccate dalla burocrazia statale". Ha poi aggiunto: "Questa commissione la dobbiamo a ogni paziente che ha perso la vita. Dobbiamo interrogarci sul mancato aggiornamento del piano pandemico, sui dispositivi di protezione e sulla loro inadeguatezza. Non vogliamo fare un processo, solo trasformare gli errori in esperienza".

"La commissione poteva essere una grande opportunità, ma sono state respinte tutte le proposte emendative dell'opposizione che puntavano a coinvolgere nell'indagine anche le regioni", ha dichiarato Luana Zanella di Avs. "Potete fare tutte le commissioni di inchiesta che volete, ma prima dovete fare un esame di coscienza sul sistema sanitario nazionale che state distruggendo", ha concluso..

"Siamo abbastanza delusi dal dibattito, perché ha mostrato i limiti evidenti di una discussione che non ha tratto alcun insegnamento da quei giorni. Questa commissione non deve occuparsi di processi di piazza ma dei morti, per capire cosa non ha funzionato ed evitare di ripetere gli errori. Interroghiamoci senza polemica politica, dobbiamo fare un ragionamento alto e evitare che la commissione si trasformi in luogo di scontro. Voteremo a favore della commissione", ha annunciato Davide Faraone di Azione-Italia viva. Non aver incluso le Regioni è un limite, ma la responsabilità sarebbe anche delle opposizioni che si sono rifiutate di lavorare sul testo.

È intervenuto anche Benedetto Della Vedova, presidente di +Europa: "Le vostre parole, ‘la sentenza l'hanno già data gli elettori' come ha detto la collega Varchi di FdI, sono il peggior viatico per la vostra commissione d'inquisizione sul covid. E lo dice chi è stato all'opposizione sia del Conte 1 che del Conte 2. Non getto la croce su Conte, né su Speranza, né sul presidente della Lombardia Fontana, nonostante la sua gestione disastrosa del Covid. Questa commissione, inoltre, per come la volete fare, rischia di rinfocolare la propaganda no-vax e antiscientifica. Fare oggi questa Commissione con il senno del poi rischia di essere una resa dei conti politica su una situazione che invece andrebbe affrontata da una commissione scientifica. Del resto, se non ci fosse una voglia di inquisizione, perché non mettere nel testo che bisogna occuparsi anche delle Regioni?".

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