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Come stanno utilizzando il vaccino di AstraZeneca gli altri Paesi europei

È previsto per oggi il pronunciamento del Comitato tecnico scientifico sull’utilizzo di Vaxzevria per i giovani, che potrebbe portare a nuove indicazioni del governo per quanto riguarda le fasce di età. L’Italia non è l’unico Paese ad aver stabilito una serie di raccomandazioni sull’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Andiamo a vedere che linea hanno seguito gli altri Paesi dell’Unione europea, cercando di capire perché proprio in Italia sia nuovamente esploso il dibattito.
A cura di Annalisa Girardi
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In Italia si attendono nuove indicazioni per quanto riguarda la somministrazione del vaccino Vaxzevria, prodotto da AstraZeneca, e questa volta il dibattito sembra strettamente nazionale. Mentre tra lo scorso marzo e aprile la questione era stata posta in diversi Paesi europei, in cui erano emersi rari casi di trombosi, tanto che l'Agenzia europea del farmaco (Ema) si era pronunciata diverse volte sulla sicurezza e l'efficacia di questo vaccino, ora la discussione sembra riguardare strettamente l'Italia. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), pubblicando il suo ultimo rapporto di farmacovigilanza, ha sottolineato che le segnalazioni di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AstraZeneca è in linea con quanto osservato a livello europeo. Perché allora nel nostro Paese se ne parla tanto?

La risposta potrebbe riguardare più che altro la scelta di utilizzare questo vaccino in iniziative come gli Open Day rivolte specialmente ai giovani, nonostante la raccomandazione di riservarlo esclusivamente agli over 60. Una strategia, quella promossa dalle Regioni, che ha avuto molto successo nella fascia di popolazione più giovane, ma che è stata accusata di essere in netto contrasto con le linee guida dell'ente regolatorio.

Come stanno usando AstraZeneca gli altri Paesi

L'Italia non è l'unico Paese ad aver stabilito una serie di raccomandazioni sull'utilizzo del vaccino AstraZeneca. Ma il fatto di aver promosso iniziative in controtendenza rispetto a queste indicazioni potrebbe essere il motivo principale per cui nel nostro Paese è esploso nuovamente il dibattito, a differenza di altri. Andiamo quindi a vedere che linea hanno seguito gli altri Paesi dell'Unione europea o dell'Area economica europea (EEA). A specificarlo, in un aggiornamento del 12 maggio, è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: sono 15 gli Stati membri che hanno adottato raccomandazioni specifiche, destinando il vaccino di AstraZeneca ad una particolare fascia di età (normalmente sopra i 50 o i 65 anni). In un Paese, la Bulgaria, queste riguardano esclusivamente le donne. Invece, 12 Stati membri si sono attenuti alle linee guida dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco, per cui il vaccino in questione può essere somministrato indistintamente sopra i 18 anni con alcune eccezioni particolari: in 3 Paesi non viene inoculato alle donne incinte e in altri 5 non può essere utilizzato su che in passato è già stato soggetto ad eventi tromboembolici o chi presenta fattori di rischio per gli stessi.

In che Paesi AstraZeneca è destinato solo alle fasce più anziane

Oltre che in Italia, il vaccino di AstraZeneca è raccomandato esclusivamente per gli over 60 in Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Islanda e Spagna. In questi ultimi due Paesi viene somministrato solo nella fascia tra i 60 e i 69 anni. In Finlandia e in Svezia viene usato per le persone con più di 65 anni. In Francia e Lussemburgo è destinato agli over 55, in Estonia agli over 50 e in Belgio agli over 41. Ci sono poi dei Paesi che ne hanno sospeso l'utilizzo dopo i rari casi avversi riscontrati: sono la Danimarca, la Norvegia e la Slovacchia (per quanto riguarda la prima dose). In Liechtenstein non risulta in uso.

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Fonte: Ecdc

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