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Come potrebbe cambiare l’esame di maturità senza l’ordinanza di Azzolina

La ministra dell’Istruzione Azzolina lascerà viale Trastevere senza firmare l’ordinanza che avrebbe deciso regole e modalità dell’esame di maturità 2021. Toccherà al nuovo governo stabilire cosa succederà quest’anno per gli studenti italiani: un maxiorale in presenza come avrebbe voluto la ministra uscente, un’altra modalità che tenga conto della pandemia, un ritorno al vecchio esame (Covid permettendo), o, ipotesi adottata da altri Paesi, annullare l’esame di maturità.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Cambia il governo, cambiano le regole e, forse, cambia la maturità. Se ne parlava da tempo, ma non è mai arrivato il via libera definitivo, così torna tutto in discussione: il maxiorale in presenza, la valutazione del percorso, la possibilità di bocciare. Sono tutti scenari possibili, ipotesi formulate sulla base delle indiscrezioni che arrivavano dal ministero dell'Istruzione. L'unica cosa certa è che, con un emendamento alla legge di Bilancio approvata a fine anno dal governo, l'esame di Stato di quest'anno è stata predisposto per essere cambiato con un'ordinanza ministeriale. Un provvedimento molto discusso ma mai arrivato e che, quasi certamente, da Lucia Azzolina non arriverà più. Troppo presto per firmarla, visto che le scuole hanno appena riaperto. Sarà compito del nuovo governo, a questo punto, decidere come sarà la maturità del 2021. Dovrà farlo il prima possibile, per sciogliere i dubbi di tutti gli studenti che aspettano di conoscere il proprio futuro, ma anche per questioni puramente organizzative.

Come potrebbe cambiare la maturità con il nuovo governo

Nei giorni in cui iniziano le consultazioni di Mario Draghi con i gruppi politici per formare un nuovo governo, non si sa ancora chi potrebbe essere il prossimo titolare di viale Trastevere. Forse un tecnico, forse un politico. Forse con Draghi presidente o forse no. In ogni caso dovrà decidere come si svolgerà l'esame, e ogni scenario è aperto: seguire lo schema lasciato da Azzolina, procedere con una modalità ancora diversa, tornare alla normalità dell'era pre-Covid, o addirittura annullarlo. Ma andiamo per gradi. È chiaro che tutto dipenderà principalmente da due fattori: il più importante è il Covid-19, l'evoluzione della pandemia da qui ai prossimi mesi sarà decisiva per capire come potrà svolgersi la maturità; se la formazione del nuovo governo dovesse ritardare, è chiaro che servirebbe tempo per prendere una decisione, soprattutto se fosse impostata da zero (senza seguire le orme di Azzolina). Tornare a svolgere l'esame di maturità come si faceva prima dell'inizio dell'emergenza sembra impensabile al momento, ma è uno scenario che resta sullo sfondo.

Covid-19 e maturità: l'esame potrebbe essere annullato?

Altrettanto incredibile sarebbe l'ipotesi di annullare l'esame di maturità e quindi basarsi semplicemente sui voti, con una promozione come avviene per gli altri anni. Se è vero che altri Paesi hanno già deciso di seguire questa strada, a causa del rischio che comporterebbe svolgere gli esami durante una pandemia, è anche vero che per l'Italia non sarebbe un'opzione così facile da percorrere. Nello specifico si tratterebbe di andare ad annullare una procedura prevista dalla Costituzione, che all'articolo 33 recita: "È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale". Il tempo stringe, ma quasi certamente si troverà un modo alternativo per svolgere gli esami in sicurezza, come lo scorso anno, quando la decisione – causa Covid – è stata presa a primavera inoltrata.

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