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Manovra 2024

Come cambia l’Irpef nel 2024 con il decreto oggi in Cdm, chi paga meno tasse e chi no

Il Consiglio dei ministri esaminerà definitivamente il decreto legislativo che vara la riforma dell’Irpef per il 2024. Si passerà a tre aliquote, accorpando le due più basse. Il risparmio arriverà fino a 260 euro all’anno, e riguarderà solo chi guadagna più di 15mila euro.
A cura di Luca Pons
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Oggi, martedì 19 dicembre, il Consiglio dei ministri del governo Meloni si riunirà attorno alle ore 11 a Palazzo Chigi per uno degli ultimi incontri dell'anno. All'ordine del giorno ci sono vari provvedimenti, da un ddl sulla semplificazione amministrativa a un decreto legislativo sulle concessioni per i giochi online. Ma il provvedimento più atteso è il decreto legislativo che attiverà la riforma dell'Irpef per il 2024.

L'anno prossimo, infatti, cambieranno le aliquote dell'Irpef: da quattro passeranno a tre. La modifica durerà un solo anno, dato che il governo Meloni non ha trovato i fondi per renderla strutturale. Invece di avere una divisione in quattro fasce di reddito, perciò, si passerà ad averne tre:

  • La prima fino a 28mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 23% di Irpef
  • La seconda da 28mila a 50mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 35% di Irpef
  • La terza al di sopra dei 50mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 43% di Irpef

La differenza più significativa rispetto al sistema attuale è che vengono accorpate le due fasce più basse. Quest'anno, infatti, la divisione era stata la seguente: fino a 15mila euro, 23% di Irpef; da 15mila a 28mila euro, 25% di Irpef; da 28mila a 50mila euro, 35% di Irpef; sopra i 50mila euro, 43% di Irpef.

Concretamente quindi cosa cambierà con il decreto legislativo che il governo Meloni sta per approvare? Per chi guadagna fino a 15mila euro all'anno, nulla: l'aliquota da pagare rimarrà la stessa. I guadagni partiranno da lì. Il risparmio sarà molto modesto per chi prende poco più di 15mila euro, e aumenterà con il salire del reddito. La cifra massima risparmiata sarà di 260 euro all'anno, per chi ha un reddito di 28mila euro all'anno.

Dato che l'Irpef si calcola in modo incrementale, lo stesso risparmio si applicherà a tutti coloro che superano questa soglia. Una persona che guadagna 40mila euro all'anno, infatti, sui ‘primi' 28mila pagherà la nuova aliquota ridotta, e sugli altri la stessa aliquota di quest'anno. Così, il risparmio di 260 euro è assicurato a tutti coloro che guadagnano oltre 28mila euro.

Per limitare i vantaggi di chi ha un reddito molto alto, e ridurre il costo della riforma, il governo Meloni ha però aggiunto un correttivo. Infatti, al di sopra dei 50mila euro di reddito scatterà un taglio delle detrazioni. Le somme che si possono detrarre dall'Irpef – ad esempio sulle spese per carichi di famiglia, o per gli interessi passivi del mutuo – saranno ridotte di 260 euro. In questo modo, il risparmio garantito dalla riforma fiscale sarà del tutto cancellato dalla riduzione delle detrazioni possibili. Ci sarà un'eccezione sarà per le spese sanitarie, le cui detrazioni resteranno intatte.

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