Come cambia l’alternanza scuola-lavoro con il nuovo decreto del governo: stop ai lavori ad alto rischio

L'alternanza scuola-lavoro, o Pcto (Percorso per le competenze trasversali e l'orientamento) non potrà mai portare degli studenti a fare attività lavorative ad alto rischio. Una norma che sembrerebbe di buon senso, ma che finora non era legge: lo diventerà solo con il nuovo decreto-legge approvato oggi dal governo Meloni durante il Consiglio dei ministri. La novità arriva dopo anni di polemiche sull'alternanza scuola-lavoro, che è stata ritoccata più volte nel tempo e che ogni anno vede studenti feriti e, nei casi peggiori, uccisi lavorando.
Il decreto prevede che le lavorazioni ad elevato rischio non possano essere inserite tra quelle svolte dagli studenti in alternanza scuola-lavoro. L'obiettivo, naturalmente, è tutelare di più la sicurezza di chi svolge questi percorsi. Tutte le imprese e le scuole dovranno adattarsi alla normativa, adeguando di conseguenza le convenzioni che regolano i periodi di lavoro degli studenti.
Un'altra novità riguarda l'alternanza, o Pcto, e in particolare l'assicurazione di chi la effettua. La copertura assicurativa Inail riguarderà anche gli eventuali infortuni che avvengono durante lo spostamento tra casa e posto di lavoro, cosa che fino a oggi non avveniva. "Rafforziamo la protezione antinfortunistica comprendendo anche gli infortuni in itinere", ha spiegato la ministra del Lavoro Marina Calderone in conferenza stampa.
La ministra, sull'esclusione dei lavori pericolosi, ha commentato: "È importante che nell'avvicinarsi al mondo del lavoro, i giovani possano godere di ogni tipo di protezione e di tutela". Calderone ha anche annunciato un "fondo per le borse di studio per gli orfani di vittime di incidenti sul lavoro e di malattia professionale".
L'intervento sulla sicurezza dell'alternanza scuola-lavoro, come detto, arriva dopo anni di polemiche su una norma che espone molti studenti a rischi anche gravi. Il tema era riemerso, ad esempio, ad aprile quando il governo ha deciso di estendere il Pcto anche ai 15enni. In più di un caso, con la scusa della "formazione", si finisce per creare semplicemente dei lavoratori a basso costo per le imprese.
Tra i casi più drammatici c'è stato quello di Lorenzo Parelli, morto nel 2022 a 18 anni, nel suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro a Udine, in un'azienda di carpenteria metallica. Una trave di metallo gli è caduta addosso, quando mancavano poche ore alla fine del suo turno, e lo ha ucciso sul colpo. Da allora il caso di Parelli è rimasto particolarmente simbolico, anche se le vicende di studenti morti sul lavoro non si sono fermate. Non a caso è nata la Carta di Lorenzo, un manifesto per la sicurezza sul lavoro già sottoscritto dal ministero del Lavoro e da quello dell'Istruzione.
In ogni caso, come detto, il tema degli studenti esposti a pericoli lavorativi resta. Nell'ultimo anno risulta, secondo quanto riportato durante gli "Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro 2025", che gli infortuni avvenuti durante Pcto siano scesi dell'11%. Ma rappresentano ancora oltre il 13% del totale.
Con gli interventi di oggi "diamo un segnale concreto di attenzione verso i nostri studenti", ha commentato il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. "La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio: i giovani devono poter affrontare queste esperienze in piena sicurezza".