Global Sumud Flotilla

“Ci hanno obbligato a cambiare rotta e ci scortano verso Ashdod”: cosa è successo alla nave Karma nel racconto di Saverio Tommasi

Nella notte, numerose navi della Global Sumud Flotilla sono state intercettate, in alcuni casi abbordate, gli equipaggi arrestati, dalla Marina militare israeliana. Saverio Tommasi racconta cosa è successo alla nave Karma, su cui si trova per Fanpage.it.
A cura di Redazione
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di Saverio Tommasi e Luca Pons

La Marina israeliana è intervenuta per fermare la Global Sumud Flotilla. Dopo ore concitate, di avvisi e segnalazioni, di scontri con il governo italiano che ancora una volta ha attaccato gli attivisti diretti a Gaza, i militari di Tel Aviv hanno intercettato un po' per volta, e in alcuni casi abbordato e arrestato, gli equipaggi. Saverio Tommasi, che per Fanpage.it si trova sulla nave Karma della Flotilla, era in diretta per raccontare la situazione quando la connessione è caduta e i contatti con il mondo esterno sono diventati impossibili. È stato lui stesso, questa mattina, a raccontare cosa è accaduto.

"Parto dicendo che stiamo tutte e tutti bene su questa barca", ha iniziato. "Questa notte eravamo in direzione Gaza insieme a tutte le altre imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, quando a un certo momento, esattamente durante una diretta con Fanpage.it, sono saltate le comunicazioni".

Non è stata solo la connessione Internet a essere di colpo rimossa: "È saltato Starlink con cui ci connettevamo ad internet, perciò è saltato quel tipo di comunicazione con l'esterno, ed è saltata anche la comunicazione fra le barche". Mentre la Marina militare israeliana si preparava per intervenire, dunque, sono state colpite tutte le modalità per restare in contatto: ’E stata ‘jammata' anche la possibilità di comunicare via radio, bloccando le radio dell'imbarcazione a bordo". La barca, dunque, è stata completamente isolata sia dal resto del mondo che dal resto della Flotilla.

"A quel punto abbiamo iniziato a vedere navi della Marina militare, che hanno iniziato ad arrembare alcune delle barche intorno a noi". È il momento in cui molti, anche tramite le poche immagini che erano ancora disponibili online, hanno capito che era partito l'intervento dei soldati israeliani. Un abbordaggio avvenuto in acque internazionali, a decine di miglia nautiche dalla costa di Gaza.

Le barche della Flotilla, però, sono oltre quaranta e di dimensioni medio-piccole. La Marina israeliana non le ha intercettate tutte nello stesso momento: "Noi abbiamo rallentato moltissimo a quel punto, ma abbiamo continuato ad andare avanti, continuando a vedere le navi militari intorno a noi, che fino a quel momento non ci hanno detto niente".

La nave della Marina militare israeliana che ha intimato il cambio rotta alla Karma
La nave della Marina militare israeliana che ha intimato il cambio rotta alla Karma

Mentre con il mondo esterno era impossibile comunicare, la Karma ha continuato a navigare insieme ad altre imbarcazioni. "Le operazioni sono andate avanti per molte ore in questa maniera". Poi i militari israeliani hanno raggiunto alcune delle imbarcazioni mancanti: "Poco fa una nave della Marina militare ci ha intimato l'alt, è venuta accanto alla nostra imbarcazione e ci ha obbligati al cambio di rotta. Perciò ci hanno ci hanno intercettati".

Un atto illegale, dato che l'imbarcazione si trovava in acque internazionali. "Ora ci stanno sorvegliando nell'obbligo del cambio rotta. Ci stanno mandando al porto israeliano di Ashdod. Insieme ad altre imbarcazioni, a quanto ci risulta dalle comunicazioni poi parzialmente riprese con alcune delle altre barche". Restano diverse barche ancora dirette verso Gaza, e sembrerebbe che l'intenzione dei militari israeliani sia di intercettarle man mano e deviarle.

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