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Chi è Guido Crosetto, il nuovo ministro della Difesa nel governo Meloni

Già deputato e sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto è il nuovo ministro della Difesa del governo Meloni. È il co-fondatore di Fratelli d’Italia, ma ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia cristiana. È presidente di Aiad, il ramo di Confindustria nel settore difesa e aerospazio.
A cura di Luca Pons
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Giorgia Meloni ha presentato la sua lista di ministri al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo settimane di speculazioni e dichiarazioni, ora la composizione del prossimo esecutivo è ufficiale. Guido Crosetto, vicino a Meloni fin dalla fondazione di Fratelli d'Italia, sarà il nuovo ministro della Difesa. Un ambito in cui ha avuto esperienza come sottosegretario nel quarto governo Berlusconi, quando il ministro era Ignazio La Russa, oggi presidente del Senato.

Chi è Guido Crosetto, nuovo ministro della Difesa

Guido Crosetto, cuneese, ha 59 anni. Nasce in una famiglia di industriali, con un'azienda nel settore dei macchinari per l'agricoltura che si è poi espansa al settore immobiliare e turistico. Non ha una laurea in Economia, nonostante avesse scritto di averla nel suo curriculum la prima volta che è stato eletto alla Camera, in quella che ha poi definito una "piccola, innocente bugia".

Parlamentare dal 2001, nel 2012 fonda Fratelli d'Italia insieme a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. Dopo non essere stato rieletto nel 2013, diventa coordinatore nazionale del partito. Dal settembre 2014 è presidente della Aiad, federazione delle aziende italiane del settore aerospazio e difesa, che rientra in Confindustria. Nel 2020 viene nominato presidente di Orizzonte sistemi navali, un'impresa creata da Fincantieri e Leonardo (azienda partecipata dal ministero dell'Economia e attiva nel settore militare). Orizzonte sistemi navali è  specializzata in tecnologie per le navi militari.

Nato politicamente nella Democrazia cristiana, è considerato il volto "moderato" di Fratelli d'Italia. In occasione del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, nell'agosto 2020, si è espresso per il "No", contrariamente alla linea di Fratelli d'Italia. Il 26 gennaio 2022, quando è stato candidato come presidente della Repubblica dal suo partito, ha ricevuto 114 voti: ben 51 in più dei "grandi elettori" appartenenti a FdI.

Il curriculum politico di Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia

La carriera politica di Guido Crosetto inizia all'università, dove è segretario regionale del Piemonte per la Democrazia cristiana negli anni '80. Dal 1990 al 2004 è sindaco di Marlene, piccolo comune della provincia di Cuneo. Nel 2000, si iscrive a Forza Italia.

Alle elezioni politiche del 2001, Crosetto viene eletto per la prima volta come deputato di Forza Italia. Sarà riconfermato anche nel 2006 e nel 2008. Nel quarto governo di Silvio Berlusconi, come detto, è sottosegretario alla Difesa. Nel corso della vita di quel governo è più volte critico dell'esecutivo – dice che le bozze di manovra finanziaria proposte dal ministro Tremonti, nel 2011, "andrebbero analizzate da uno psichiatra" – e di molte scelte della Bce e dell'Unione europea. Vota anche contro la maggior parte delle iniziative del successivo governo Monti, andando contro le indicazioni del suo partito.

Nel 2012, così, in conflitto con il governo Monti e con altre parti del centrodestra, lascia il Popolo della libertà e, il 20 dicembre, fonda Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, entrambi con una storia politica di estrema destra. Nel 2013, nonostante la coalizione con Lega e Forza Italia, FdI nono supera la soglia di sbarramento. L'anno successivo lascia il mondo politico per dedicarsi a quello industriale.

Crosetto torna in politica con il ruolo di coordinatore di Fratelli d'Italia nel 2017, e nel 2018 rientra in Parlamento. Pochi mesi dopo presenta le dimissioni, perché l'incarico di deputato non è compatibile con quello di presidente dell'Aiad, ma la Camera le respinge. Saranno accettate, con una nuova votazione, solo nel marzo 2019.

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