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Carrozze in treno separate per chi non ha Green Pass: la proposta dell’assessore in Emilia Romagna

“Ho già assunto una posizione netta a favore di una applicazione rigorosa del Green Pass. Avendo come obiettivo la salute e non la mortificazione dei refrattari, si potrebbe applicare in modo variabile: ad esempio in treno dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori”: è questa la proposta che sta facendo molto discutere in queste ore avanzata dall’assessore regionale alla Cultura in Emilia Romagna, Mauro Felicori.
A cura di Annalisa Girardi
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Fonte: Facebook
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Carrozze separate sui treni per chi non ha il Green Pass, come accadeva una volta per i fumatori: è questa la proposta dell'assessore regionale alla Cultura in Emilia Romagna nella giunta di Stefano Bonaccini, Mauro Felicori, che sta facendo molto discutere in queste ore. Il governo deciderà a breve se estendere l'uso del Green Pass e l'assessore ha ribadito la sua "posizione netta a favore di una applicazione rigorosa", sottolineando che utilizzare il Green Pass non solo per i grandi eventi, ma anche per una serie di altre attività, potrebbe permettere a queste di tornare a pieno regime. Nello specifico, per i mezzi di trasporto con il Green Pass si potrebbe ripartire con una capacità del 100% occupando tutti i posti disponibili, ha sottolineato Felicori, dedicando invece ad esempio sui treni delle carrozze separate a chi non è in possesso della Certificazione Covid, dove chiaramente vigerebbero altre regole.

"Ho già assunto una posizione netta a favore di una applicazione rigorosa del Green Pass. Ma devo dare qualche chiarimento: innanzitutto in questa eventuale norma non bisogna solo vedere i divieti, ma anche le opportunità. In campo culturale si aprirebbe la strada all'abolizione del distanziamento nei teatri e nei cinema, che oggi dimezza i posti disponibili, rendendone insostenibile la gestione. In secondo luogo, avendo come obiettivo la salute e non la mortificazione dei refrattari, si potrebbe applicare in modo variabile: ad esempio in treno dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori", ha scritto l'assessore in un post su Facebook. Sui bar e i ristoranti, invece, Felicori ha affermato che se questi dovessero rimanere fuori dal decreto che il governo si appresta a varare "si dovrebbe almeno autorizzare i titolari che lo vogliano a scegliere la formula "Green Pass obbligatorio", che peraltro secondo me aumenterebbe i clienti, almeno nei ristoranti".

Una posizione, quella dell'assessore della giunta Bonaccini, che ha subito innescato le polemiche di Lega e Fratelli d'Italia. Il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giancarlo Tagliaferri in una nota ha scritto: "Bonaccini dica all’assessore Felicori che l'apartheid è finita, Rosa Park ha vinto la sua battaglia contro gli autobus per soli bianchi e anche in Svizzera sono scomparsi i cartelli ‘Locali per cani e stranieri'. La sua proposta di treni per soli vaccinati ricorda il peggior razzismo e la più becera cattiveria".

Gli ha fatto eco il capogruppo della Lega nella Regione, Matteo Rancan, che ha commentato: "Una vera follia, una boutade, se di questo si tratta, che non fa ridere nessuno. Piuttosto una frase assai infelice e profondamente discriminatoria, che però rende alla perfezione quella che è la concezione di democrazia di certi “dem”. Dall'assessore alla Cultura ci aspettiamo una pronta marcia indietro e soprattutto delle scuse".

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