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Caro bollette, quanto risparmieranno famiglie e imprese dopo il decreto del governo

Il governo ha varato un decreto legge da sei miliardi per contrastare il caro bollette: vengono azzerati gli oneri di sistema anche nel secondo trimestre, ma tutto dipenderà dal costo della materia energia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo è intervenuto (di nuovo) sul costo delle bollette. Le novità più importanti, però, sono almeno a medio termine, mentre a breve l'importo per famiglie e imprese non dovrebbe alzarsi ulteriormente. Insomma, questo è il tentativo del governo. Il via libera al decreto Bollette è arrivato ieri pomeriggio, poi è stato annunciato da Draghi stesso in conferenza stampa: "Il governo vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà, per evitare che il rincaro dell'energia elettrica comporti il calo dei consumi delle famiglie e un calo di competitività per le imprese". Sì, perché la paura è la crisi energetica freni la crescita economia – già in una fase di rallentamento – e finisca per affossare la ripartenza.

Per cittadini e imprese, però, non cambia molto. Il decreto Bollette, sostanzialmente, conferma l'impianto messo in piedi nei mesi dal governo, che consiste nell'azzeramento degli oneri di sistema. È un'operazione molto costosa, ma già in atto da tempo. Ora è stata confermata anche per il secondo trimestre del 2022, con un costo di circa 3 miliardi – sui 5,8 totali investiti – per azzerare gli oneri sull'elettricità e mezzo miliardo per fare la stessa operazione sul gas. Insomma, per farla breve, il costo delle bollette non calerà grazie a questi interventi del governo, ma rimarrà stabile, aumenterà o calerà a seconda di altri fattori.

Il problema principale, per cui le bollette stanno schizzando alle stelle, è il costo della materia energia. Se questo continuerà ad aumentare, saliranno di conseguenza anche le bollette di luce e gas. Draghi ieri ha parlato anche di possibili nuove operazioni nelle prossime settimane e non ha negato che ci si aspetta che i grandi gruppi energetici condividano in qualche modo con i cittadini il costo dei rincari. Sul come accadrà, ha detto lo stesso presidente del Consiglio, ci si sta ancora riflettendo.

Il costo dell'energia, tra l'altro, dipenderà anche molto da quello che succederà tra Russia e Ucraina. Sappiamo bene che l'Italia è dipendente da Mosca per quanto riguarda il gas, con Putin che – ha spiegato lo stesso Draghi – si è impegnato ad aumentare la fornitura. L'obiettivo del governo, però, è opposto: produrre più gas italiano, in modo da aumentare l'indipendenza. Resta da capire, se ci dovessero essere sanzioni Ue alla Russia, quali sarebbero le ripercussioni sul mercato energetico.

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