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Carfagna contro Salvini: “Italiani non vogliono giustiziere di notte, ma ministro che lavori”

La vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, va all’attacco del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Gli italiani non chiedono un giustiziere della notte, chiedono un ministro dell’Interno che faccia il suo lavoro”. E sul tema dei migranti rincara la dose: “Far credere che il problema dell’immigrazione si possa risolvere con pena di morte e chiusura dei porti (che non sono chiusi) non è serio”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La vicepresidente della Camera ed esponente di spicco di Forza Italia, Mara Carfagna, lancia la sfida a Matteo Salvini. Durante la puntata di In Onda, trasmessa su La7, la deputata azzurra non ha risparmiato critiche al ministro dell’Interno sia per le sue politiche in tema di immigrazione che per le sue alleanze che lo stanno portando lontano dal centrodestra unito. I primi attacchi della Carfagna sono rivolti proprio a Salvini nel suo ruolo di ministro: “Gli italiani non chiedono un giustiziere della notte, chiedono un ministro dell'Interno che faccia il suo lavoro”.

Le critiche di Carfagna a Salvini si estendono al tema dei migranti e in particolare alla questione sbarchi: “Far credere che il problema dell'immigrazione si possa risolvere con pena di morte e chiusura dei porti (che non sono chiusi) non è serio”, sono le parole pronunciate dalla deputata azzurra e riportate dal suo staff su Twitter. Carfagna lancia una sfida sul tema al titolare del Viminale: “Se fossi stata ministro dell'Interno, il giorno dopo sarei andata in Europa e avrei chiesto sanzioni per i Paesi di Visegraad che non accolgono migranti. Poi avrei chiesto nei consessi europei la riforma del Trattato di Dublino. Inoltre, al primo barchino o sbarco fantasma, avrei rifocillato i migranti, li avrei messi in un aereo e li avrei portati a Bruxelles”.

Il rischio rottura nel centrodestra

Altro tema delicato affrontato da Carfagna è quello della coalizione di centrodestra, che sembra pian piano sgretolarsi: “Siamo rimasti spiazzati dall'innamoramento di Salvini per il Movimento 5 Stelle. Mi auguro che non si rompa perché il centrodestra è l'unico che può dare risposte concrete ai cittadini. E Forza Italia deve riprendersi per essere lo stabilizzatore”. La volontà della vicepresidente della Camera non è quella di “separare Fi dal centrodestra. Ma Salvini dice pubblicamente che non ha nostalgia del passato. Così fa un danno al Paese. Forza Italia deve comunque rimanere autonoma e non succube, attrezzata se Salvini deciderà di rompere”.

L’obiettivo di Forza Italia è quello di “crescere e per farlo servono facce credibili, identificabili nel territorio e con consenso. Non mi accontento di andare a rimorchio della Lega. Come Salvini non voleva andare con il cappello in mano ad Arcore, noi non vogliamo andare così a via Bellerio”. La puntata si conclude con un messaggio chiaro da parte di Carfagna: “Sono per il centrodestra unito. Bisogna avere la serenità di presentarsi alle elezioni e dire agli elettori che ci si presenta in coalizione. Salvini cosa dirà? Che si presenta con i comunisti del terzo millennio?”, chiede riferendosi ai 5 Stelle.

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