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Cancellato il reato di abuso d’ufficio in commissione Giustizia, Italia Viva vota con la maggioranza

“L’abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà a un’accelerazione delle procedure”: così il ministro Carlo Nordio dopo l’approvazione in commissione Giustizia dell’articolo 1 del suo ddl che cancella il reato di abuso d’ufficio.
A cura di Annalisa Girardi
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La commissione Giustizia del Senato ha cancellato il reato di abuso d'ufficio, approvando l'articolo 1 del ddl Nordio con i voti della maggioranza di centrodestra e di Italia Viva. Si va così ad abrogare l'articolo 323 del codice penale, con "grande soddisfazione" del ministro Carlo Nordio, che ora spera di veder approvare nel minor tempo possibile anche il resto del pacchetto da lui proposto. "L'abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà a un'accelerazione delle procedure e avrà quell'impatto favorevole sull'economia", ha commentato ancora il Guardasigilli.

La presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, la leghista Giulia Bongiorno, da parte sua invece ha detto: "Sono soddisfatta per essere riuscita a strappare agli alleati l'impegno di dar vita a un tavolo per ‘rivedere’, a questo punto, tutti i reati contro la pubblica amministrazione".

Piovono invece le critiche da parte dell'opposizione. Per il senatore Cinque Stelle Roberto Scarpinato è "surreale e inquietante" un provvedimento che "vuole abrogare l'abuso d'ufficio, ridimensionare il reato di traffico influenza, diminuire in modi obliqui e occulti i poteri di indagine della magistratura sui reati dei colletti bianchi" mentre "nel Paese si consolida la consapevolezza che la politica è divenuta la cinghia di trasmissione di interessi di potentati economici, lobby affaristiche, comitati di affari e cricche".

Per il capogruppo dem in commissione, Alfredo Bazoli, è "inaccettabile" che restino senza sanzione "tante condotte prevaricatrici di pubblici funzionari" ed è solo questione di tempo prima che l'Italia venga obbligata a reintrodurlo. "La direttiva sull'abuso d'ufficio dovrà essere reinserito nell'ordinamento per evitare quel contrasto con l'Europa che vorrebbe evitare anche il Quirinale, che aveva invitato il centrodestra a riformulare il testo", ha concluso.

Il viceministro Francesco Paolo Sisto, da parte sua, ha precisato che circa il 92-93% delle inchieste per abuso d'ufficio finiscano in archiviazione o assoluzione.

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