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Covid 19

Cala durata green pass, terza dose dopo 4 mesi e Ffp2 obbligatorie: cosa ha deciso cabina di regia

Mascherine obbligatorie all’aperto, Ffp2 in cinema, teatri, stadi e mezzi pubblici. Il green pass scende da 9 a 6 mesi e la terza dose si fa dopo 4: lo ha deciso la cabina di regia riunitasi questa mattina per valutare le misure restrittive da adottare per frenare l’impennata della curva dei contagi.
A cura di Annalisa Girardi
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Torna l'obbligo di mascherina all'aperto in tutta Italia. Lo ha deciso la cabina di regia che si è riunita oggi per discutere delle misure restrittive necessarie per frenare l'impennata della curva dei contagi. Non solo, sempre per quanto riguarda la mascherina, verrà introdotto l'obbligo delle Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, ma anche per il trasporto pubblico locale. Dal 1 febbraio 2022 la durata del green pass ottenuto con la vaccinazione contro il Covid, inoltre, calerà da 9 a 6 mesi, mentre arriverà un'ordinanza del ministro Speranza per ridurre i tempi della terza dose a 4 mesi dai 5 attuali di distanza dalla seconda. Fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato alla ristorazione al chiuso anche al banco e viene vietato il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi. Infine fino al 31 gennaio arriva il divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. Ora queste misure andranno confermate e varate in Consiglio dei ministri.

Draghi: "Decisioni prese sui dati scientifici"

Ieri, durante la conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva annunciato quali sarebbero stati i temi al centro delle discussioni del governo: principalmente l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto e la possibilità di richiedere tamponi anche ai vaccinati per i grandi eventi. "Ho detto più volte che dobbiamo difendere la normalità raggiunta, che significa niente chiusure e una scuola in presenza. Per farlo però dobbiamo prendere tutte le precauzione possibili. Domani discuteremo di questo, di cosa fare per rallentare la diffusione di questa contagiosissima variante", aveva detto Draghi.

Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che le decisioni del governo sono sempre "guidate dai dati" e dalle evidenze scientifiche. Al momento queste, ha aggiunto Draghi, suggeriscono che è necessaria la massima precauzione.

La situazione nel resto d'Europa

Intanto la situazione epidemiologica continua a rimanere grave nel resto d'Europa. I contagi nel Vecchio Continente sarebbero superiori del 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ha fatto sapere l'Organizzazione mondiale della sanità. Gli altri Paesi hanno già introdotto diverse restrizioni: la Francia ha annunciato un utilizzo estensivo del pass vaccinale per incentivare le prenotazioni, il Regno Unito (dove ieri per la prima volta dall'inizio della pandemia sono stati registrati oltre 100 mila contagi giornalieri) si prepara a irrigidire le regole anti contagio, mentre la Germania già da inizio dicembre ha imposto una sorta di lockdown per i non vaccinati.

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