Burtone, il deputato Pd che propose l’istituzione della “Giornata per le vittime dei vaccini”

La polemica contro l'anti-vaccinismo si arricchisce di una nuova puntata, ma questa volta il protagonista del baillame mediatico non è un esponente del Movimento 5 Stelle, ma bensì del Partito Democratico. Qualche anno fa, correva l'anno 2013 e l'attuale legislatura era da poco cominciata, l'onorevole Giovanni Burtone, cardiologo e medico legale nonché deputato dem, depositò una proposta di legge abbastanza controversa: "Istituzione della Giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni", di cui si trova ancora traccia sul Web, nonostante proprio ieri, mentre sui social infuriava la polemica contro il Movimento 5 Stelle accusato dal New York Times di assumere posizioni anti-scientifiche e antivacciniste, sia stata definitivamente ritirata. Il testo di legge depositato da Burtone ha cominciato a rimbalzare in rete proprio ieri e molti attivisti del Movimento 5 Stelle l'hanno scagliato contro gli esponenti del Partito Democratico sottolineando il fatto che anche nelle loro fila, dichiaratamente pro-vacciniste, hanno ospitato persone non propriamente favorevoli ai vaccini, o comunque molto scettiche a riguardo, come l'onorevole Burtone.
Nella relazione allegata alla proposta di legge, Burtone sostiene:
"Con la legge 25 febbraio 1992, n. 210, il Parlamento ha ritenuto di dover riconoscere un indennizzo a coloro che, a causa della somministrazione di vaccinazioni obbligatorie, hanno perso la vita o sono rimasti lesi in modo irreversibile e permanente". Proseguendo, nel testo si legge: "Con la successiva legge 29 ottobre 2005, n. 229, il Parlamento ha inteso riconoscere un ulteriore indennizzo a coloro che, sacrificando la loro vita, hanno contribuito alla tutela della salute pubblica. Non dimentichiamo, infatti, che queste vittime sono state o sono nella maggior parte dei casi bambini, «usati legittimamente» per preservare la salute della collettività. Sono vittime le cui famiglie sono state tenute all'oscuro del rischio reale in cui i loro cari sarebbero incorsi. Sono cittadini ai quali il diritto ad avere una vita normale è stato negato per tutelare il bene supremo della salute".
"Ricordiamoci, inoltre, che se i danneggiati dalla somministrazione di vaccini si trovano in questa situazione la colpa è da ricercare in chi ha compiuto una valutazione degli interessi collettivi al limite di quelle che sono state denominate le «scelte tragiche del diritto». Essi sono stati le vittime preventivabili in astratto di tali scelte, perché statisticamente rilevato. La stessa Corte costituzionale ha considerato i danneggiati dalla somministrazione di vaccini «come coloro che vanno in guerra e sacrificano la loro vita per il bene della popolazione». Per queste ragioni si ritiene di assumere il 29 ottobre, data in cui i familiari dei danneggiati dalla somministrazione di vaccini ricordano i loro cari deceduti o resi disabili a causa di vaccinazioni, quale giornata annuale della memoria collettiva".
