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Bonus rifiuti 2026: sconto del 25% sulla Tari per 4 milioni di famiglie con Isee basso

Dal 2026 le famiglie con Isee sotto i 9.530 euro (20mila per i nuclei numerosi) riceveranno automaticamente uno sconto del 25% sulla Tari. Una misura attesa, che coinvolgerà circa 4 milioni di famiglie italiane.
A cura di Francesca Moriero
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Un piccolo ma significativo sollievo economico per chi vive in condizioni di disagio: dopo anni in cui le bollette di luce, gas e acqua hanno potuto contare su agevolazioni sociali dedicate, infatti, dal 2026 anche la tassa rifiuti avrà finalmente un proprio bonus sociale. Si tratta di uno sconto del 25% sull’importo dovuto per la Tari o per le tariffe corrispettive nei comuni che non adottano la Tari, riservato ai nuclei familiari che presentano un Isee inferiore ai 9.530 euro, o inferiore a 20mila euro nel caso di famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. La misura è stata definita dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, con la delibera 355/2025, che stabilisce modalità e criteri per rendere il beneficio automatico e accessibile, senza bisogno di fare richiesta. La platea potenziale è ampia: si tratterebbe infatti di ben 4 milioni di famiglie italiane che potrebbero rientrare nei requisiti.

Chi ne ha diritto e come funziona

Il nuovo bonus sarà riconosciuto automaticamente, senza necessità di fare domanda; basterà infatti aver presentato all’Inps una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e risultare in possesso di un Isee aggiornato sotto i 9.530 euro; per le famiglie numerose, ovvero con almeno quattro figli a carico, la soglia sale a 20mila euro. L’agevolazione sarà applicata sulla Tari relativa all’anno precedente: questo significa, ad esempio, che le famiglie che nel 2025 avranno un Isee in regola con i requisiti, riceveranno lo sconto nel 2026, una volta che saranno disponibili tutti i dati necessari.

Un sostegno automatico e integrato

A definire le modalità operative del nuovo beneficio è stata l'Arera, cioè l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, con la delibera 355/2025. Il provvedimento ha stabilito i criteri per l’erogazione automatica del bonus, delineando un sistema di scambio dati tra Inps, Acquirente Unico, Sii, Anci, Sgate e Csea. L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di garantire una gestione trasparente, efficace e soprattutto semplice per i cittadini, che non dovranno attivarsi per richiedere il beneficio.

Tari, una tassa che pesa di più sulle fasce deboli

Il nuovo bonus sociale rifiuti rappresenterebbe un importante passo avanti nella direzione dell’equità fiscale, in un contesto in cui la tassa sui rifiuti continua a rappresentare una voce significativa nelle spese delle famiglie, soprattutto per chi ha redditi molto bassi; rendere infatti  strutturale un meccanismo di sconto proporzionale al reddito, e automatizzarlo, significherebbe così non solo ridurre la pressione economica sulle fasce più fragili, ma anche rafforzare la rete dei servizi essenziali che lo Stato garantisce a chi è in maggiore difficoltà.

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