Bonus auto elettriche, nuovo click day il 22 novembre: come fare domanda e chi può ottenere gli incentivi

C'è un'ultima possibilità per ottenere il bonus auto elettriche 2025, che a seconda dei requisiti può arrivare fino a 11mila euro di valore. Il nuovo click day si aprirà domani, sabato 22 novembre, alle ore 10. A riportarlo è lo stesso ministero dell'Ambiente.
Va detto subito, però, che questa volta sarà ancora più complicato avere accesso alle risorse. Infatti, questo click day mette a disposizione solo i soldi che erano già stati assegnati, ma poi non sono stati usati in tempo dai beneficiari. La scadenza era fissata dopo 30 giorni dall'erogazione, avvenuta tra il 22 e il 23 ottobre: quindi, tutti i buoni non utilizzati entro il 22 novembre saranno riassegnati. Non c'è un dato ufficiale, anche se alcune stime riportano che poco più di 10mila voucher, al momento, risulterebbero inutilizzati e quindi in scadenza.
Come fare domanda per il bonus auto elettriche il 22 novembre
Per ottenere il bonus auto elettriche è necessario andare sulla pagina ufficiale della misura, gestita dal ministero dell'Ambiente, alle ore 10 di sabato 22 novembre 2025. È possibile che, nel momento in cui il click day si aprirà, si verificheranno dei problemi tecnici sul sito nel caso in cui ci sia una grande quantità di persone che vogliono fare domanda.
La procedura sarà piuttosto semplice. Sulla pagina in questione ci sarà un pulsante da cliccare per fare domanda in quanto persona fisica, oppure microimpresa. Da quel momento basterà seguire la procedura, accedendo con Spid o Carta d'identità elettronica.
Quanto vale il bonus e chi può richiederlo
Per quanto riguarda le persone, il bonus auto elettriche 2025 è riservato a chi ha un Isee familiare inferiore ai 40mila euro. L'importo dell'incentivo, però, è più alto per chi si trova al di sotto dei 30mila euro. Infatti, il tetto massimo è fissato a 11mila euro di bonus per chi ha Isee sotto i 30mila euro, e a ‘solo' 9mila euro per chi ha Isee tra i 30mila e i 40mila euro.
In più, è necessario essere residenti nelle cosiddette aree urbane funzionali, o Fua. Si tratta delle grandi città con almeno 50mila abitanti e un'alta densità abitativa, e in più di tutti i Comuni più piccoli che però hanno un'alta percentuale di pendolari verso quella città. Per scoprire se il proprio Comune rientra in una Fua, è sufficiente consultare l'elenco ufficiale stilato dall'Istat e messo a disposizione dal ministero.
Infine, il bonus è riservato a chi ha già un'auto e vuole sostituirla. Infatti, la misura prevede di rottamare un'automobile a benzina o diesel che sia in classe Euro 5 o peggiore. In cambio, è possibile usare i soldi dell'incentivo per acquistare un'auto completamente elettrica che abbia un prezzo massimo di 35mila euro – Iva e optional esclusi.
Le regole per le microimprese
I paletti sono diversi per le microimprese (quelle con meno di dieci dipendenti e un fatturato al di sotto dei due milioni di euro all'anno). Per loro è obbligatorio avere la sede legale in una Fua. In più, l'importo del bonus consisterà in uno sconto del 30% sul prezzo del nuovo veicolo, fino a un massimo di 20mila euro.
Le aziende non potranno usare i soldi per comprare un'auto, ma solo un veicolo di categoria N1 o N2. Ovvero, un furgone leggero (massimo 3,5 tonnellate) per il trasporto merci oppure un camion più grande, fino a 12 tonnellate. Anche questi devono essere elettrici, e anche le imprese sono tenute a rottamare un altro veicolo in classe fino a Euro 5.
Perché c'è un nuovo click day
Dopo il primo click day è partito un conto alla rovescia. Infatti, i beneficiari avevano trenta giorni di tempo per utilizzare i voucher ottenuti. Non tutti, però, l'hanno fatto, e hanno perso il diritto di usarlo. Così ora, per ottenere i soldi residui, si apre una nuova finestra di domande.
L'ultima volta, a ottobre, le risorse si esaurirono nel giro di poco più di ventiquattro ore. Domani è possibile che la durata sarà anche più limitata, considerando che restano solo gli ‘avanzi' dei 595 milioni di euro stanziati inizialmente dal governo.
Come detto, è impossibile prevedere effettivamente quanti soldi ci saranno a disposizione. Circolano però delle stime indicative, effettuate da riviste di settore, secondo cui circa 10mila voucher al momento sarebbero ancora non validati, dunque potrebbero andare in scadenza ed essere riassegnati. Ma, appunto, non si tratta di un dato ufficiale.