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Bollo auto e multe cancellate, la nuova misura nel decreto Sostegno: chi può beneficiarne

Con il decreto Sostegno è in arrivo anche una nuova pace fiscale: dovrebbe riguardare il periodo tra il 2000 e il 2015 ed essere valida per pendenze fino a 5mila euro. Gli automobilisti che hanno multe e bolli arretrati, se rientreranno nei termini, si vedranno annullare automaticamente le pendenze.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È in arrivo una nuova pace fiscale per bolli auto non pagati e multe arretrate. La novità sarà contenuta nel decreto Sostegno, che il governo sta ultimando da diversi giorni con la fumata bianca che dovrebbe arrivare la prossima settimana, tra le tante altre misure che sono raccolte in un dl con una portata da decine di miliardi di euro. Proroga del blocco dei licenziamenti al 30 giugno, ma soprattutto nuovi ristori per aziende, partite Iva e professionisti colpiti dalle misure restrittive per arginare la pandemia di Covid-19, e anche nuovi fondi per l'acquisto di vaccini e farmaci contro il virus. E poi un nuovo rinvio dell'arrivo delle cartelle esattoriali al 30 aprile.

La cancellazione delle pendenze avverrà solo per quelle relative al periodo tra il primo gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2015. Ma non è l'unico requisito: è prevista, infatti, una soglia massima per la cifra da riscuotere, oltre la quale non sarà possibile l'eliminazione della cartella. La cifra, al momento, non è ancora decisa, ma si va verso la soglia (da non superare) dei 5mila euro per rientrare in questa nuova pace fiscale. La misura allargherebbe quella già varata dal primo governo Conte, che aveva previsto la cancellazione per le pendenze fino a mille euro che fossero relative al periodo 2000-2010.

Se la misura dovesse rientrare nel decreto Sostegno – è altamente probabile ma non certo – gli automobilisti che non hanno pagato il bollo o multe relativi al periodo identificato non dovranno fare nulla: i debiti con il fisco si cancelleranno automaticamente se inferiori alla cifra prestabilita. Per quanto riguarda le cartelle superiori ai 5mila euro, il governo Draghi è al lavoro per una nuova rottamazione o saldo e stralcio. L'idea, anche in questo caso, è alleggerire il carico sui cittadini insolventi permettendo di dilazionare il pagamento o agevolandolo con uno sconto percentuale.

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