Berlusconi: “Solo il centrodestra può portarci fuori dalla crisi. Il M5S è pericoloso”

Silvio Berlusconi sembra essere pronto a tornare in campo. Incontrato per caso su un Frecciarossa Roma – Milano, l'ex presidente del Consiglio ha concesso un'intervista al Fatto Quotidiano raccontando di aver abbandonato aerei e auto blu per muoversi solamente in treno tra Roma e Milano, ben contento di incontrare passeggeri, viaggiatori, collaboratori e fan. "In meno di tre ore arrivo da Roma a Milano e nel frattempo posso lavorare, discutere con i miei collaboratori o scambiare qualche parola con gli altri viaggiatori. È un piacere e il contatto con le persone è sempre importante". Proseguendo, parla dei suoi futuri programmi politici e, soprattutto, della sentenza di Strarburgo. L'attesissima decisione della Corte europea dei diritti dell'Uomo – che potrebbe restituirgli l'eleggibilità decaduta a causa dell'applicazione della Legge Severino per la condanna definitiva per frode fiscale- dovrebbe arrivare entro la fine di quest'anno: "La sentenza europea non riguarda un qualunque cittadino europeo, che comunque avrebbe diritto a ottenere giustizia in tempi accettabili. Dalla sentenza dipende non solo il giudizio sulla storia italiana degli ultimi anni, ma anche il futuro della democrazia in un importante Paese europeo come il nostro. Per questo i tempi della sentenza devono tener conto delle prossime scadenze elettorali", spiega Berlusconi.
"Solo dopo una sentenza che cancelli la mia incandidabilità io potrei tornare ad essere il candidato alla Presidenza del Consiglio. Credo che il centrodestra con l'esperienza unita al necessario rinnovamento, con un programma serio e condiviso, sia l'unica possibilità per l'Italia di uscire davvero dalla crisi. Il Pd ha fallito e i 5Stelle sono un pericolo, non una soluzione", prosegue il presidente di Forza Italia. Parlando di Matteo Renzi e dell'ipotesi relativa alle elezioni anticipate che porterebbe l'Italia al voto entro la prossima estate, Silvio Berlusconi afferma che secondo lui l'ex presidente del Consiglio non sarebbe intenzionato a mettergli i bastoni tra le ruote, evitando il suo ritorno in campo in tempi celeri, ma che anzi sia vittima del suo carattere precipitoso: "‘A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina', diceva Andreotti, che però aveva una visione cinica della politica che io non riesco ad avere. Io mi ostino a credere nella buona fede delle persone e preferisco continuare a pensare che sia piuttosto ancora una volta vittima del suo carattere che spesso lo ha portato a scelte precipitose. Questo non ha fatto bene né a lui né all' Italia".
Nonostante questo, però, Berlusconi sostiene che anche gli italiani siano desiderosi di tornare alle urne per eleggere il proprio presidente del Consiglio: "Una cosa dev'essere chiara: io credo che gli italiani, non solo Renzi, abbiano fretta di tornare alle urne, dopo quattro governi non eletti dal popolo. L'ultima volta che gli italiani hanno potuto indicare un presidente del Consiglio è stato nel 2008, con il governo Berlusconi. Lo so che formalmente la lettera della Costituzione non è stata violata, ma la sostanza e lo spirito? Anche da questo nasce la sfiducia nella politica".