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Elezioni politiche 2022

Berlusconi si candida in Senato. E afferma: “Meloni premier? Se avrà questo compito, sarà adeguata”

“Ho ricevuto tante pressioni, non solo da Forza Italia. Quindi alla fine penso che mi candiderò in Senato così sono tutti contenti. Meloni premier? Non ho mai detto no. Se avrà questo compito, Giorgia sarà adeguata”: sono le parole di Silvio Berlusconi.
A cura di Annalisa Girardi
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Silvio Berlusconi si candiderà in Senato. Dopo giorni di tentennamenti e indecisione, è arrivata la conferma direttamente dal leader di Forza Italia. Che, intervenendo a Radio Anch'io ha affermato: "Penso che mi candiderò al Senato, così faremo tutti contenti, dopo aver ricevuto pressioni da tanti, anche fuori da Forza Italia". L'ex presidente del Consiglio non ha parlato solo del suo futuro in questa tornata elettorale, che il centrodestra conta di vincere, ma anche di quello di Palazzo Chigi. E dell'ipotesi di Giorgia Meloni premier: "Non ho mai detto di no, ho sempre detto che chi ha più voti proporrà il nome al capo dello Stato, se avrà più voti sono sicuro che Giorgia si dimostrerà adeguata al difficile compito. Ma non sono appassionato a queste cose mi interessano di più la battaglia contro l'oppressione fiscale e quella contro l'oppressione burocratica e giudiziaria", ha detto.

La regola rimane quella: chi prende più voti indica il nome del (o della) presidente del Consiglio. "Se Fratelli d'Italia prenderà un voto in più degli altri, spetterà a loro", sottolinea Berlusconi, pur ribadendo che questo sia il momento di mettere in piedi la campagna elettorale. Prima si vincono le elezioni poi si pensa alla squadra di governo, insomma. "Non mi interessa la lotta sulla leadership, i nomi mi appassionano poco", ripete il leader azzurro.

Il centrodestra ha appena chiuso il programma con il quale intende presentarsi al voto il prossimo 25 settembre. E non poteva mancare un cavallo di battaglia tanto di Forza Italia quanto degli alleati leghisti, quello della flat tax. Su cui però Berlusconi rassicura: "Provvederemo con gradualità, siamo persone responsabili, non vogliamo certamente fare nuovo deficit". Sulle preoccupazioni a livello europeo l'ex presidente del Consiglio commenta, concludendo: "Ho l'impressione che sia enfatizzata dalla sinistra italiana. Il Pd sembra impegnato a creare un nuovo Comitato di liberazione nazionale contro quello che loro chiamano le destre. Questo non fa bene al paese e né alla qualità del dibattito politico. La presenza di FI nel governo sarà garanzia di atlantismo e europeismo. Dovrebbe essere la sinistra ad avere qualche imbarazzo, visto che Fratoianni ha votato contro l'allargamento della Nato".

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