Berlusconi chiede la liberazione anticipata: “Ho riflettuto tanto sugli anziani”

L'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha depositato al Tribunale di Sorveglianza di Milano, tramite i suoi legali, la richiesta di liberazione anticipata nell'ambito dell'affidamento in prova ai servizi sociali di un anno concesso lo scorso aprile in seguito alla condanna definitiva per il caso Mediaset. Gli avvocati del Cavaliere hanno spiegato nella richiesta come "il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità (…) da cui Berlusconi ha accolto con entusiasmo uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani".
In realtà Silvio Berlusconi il prossimo 14 febbraio avrà espiato la sua pena. Da quel momento verranno annullate anche le pene accessorie a suo carico, compresa l'interdizione dai pubblici uffici. Rimarrà invece l'ineleggibilità, fissata dalla Legge Severino. L'ex primo ministro è finito nei giorni scorsi al centro di una dura polemica a causa di una norma, a quanto pare voluta da Matteo Renzi, che proponeva l’esclusione della punibilità “quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al 3% del reddito imponibile dichiarato”. Un provvedimento che – se fosse stato approvato – avrebbe dato man forte a Berlusconi, condannato per una frode fiscale di 7 milioni di euro, pari a meno del 2% dell’imponibile di Mediaset. La legge, in caso di approvazione dal parlamento, avrebbe permesso all’ex premier di annullare la condanna e quindi gli effetti della legge Severino, compresa l’interdizione dai pubblici uffici.