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Berlusconi a Liberation: “Sarò assolto nel processo Ruby, come sempre”

L’ex premier rilascia un’intervista al quotidiano francese e parla di diversi temi, dal caso Ruby al suo ritorno in campo, dall’uscita dall’euro al presunto complotto nei suoi confronti. Ed è sicuro: “Gli italiani sono con me”.
A cura di Susanna Picone
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L’ex premier rilascia un’intervista al quotidiano francese e parla di diversi temi, dal caso Ruby al suo ritorno in campo, dall’uscita dall’euro al presunto complotto nei suoi confronti. Ed è sicuro: “Gli italiani sono con me”.

È un Silvio Berlusconi che tocca svariati argomenti quello che ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese Liberation che sarà pubblicata sabato: parla del suo ritorno in campo, che a quanto pare ancora non è certo, dei processi che lo riguardano, del suo partito, delle sue dimissioni e del futuro dell’euro. Per quanto riguarda i processi, in particolare, la domanda è sul tanto discusso caso Ruby: cosa ne pensa il Cavaliere al riguardo? Che sarà assolto, come è sempre accaduto e così sarà anche in questo caso. La colpa dei suoi processi, a suo dire, è di quella parte “estremista e politicizzata della magistratura” che lo perseguita ormai dal lontano 1994, quando Berlusconi scese in campo per “il bene dell’Italia”, e che da allora non avrebbe più smesso. Ma Silvio non si preoccupa: è convinto che gli italiani l’hanno capito e sono dalla sua parte e che lui sarà assolto come sempre.

Berlusconi sarà o meno il prossimo candidato premier? – Anche su questo punto, che negli ultimi tempi ha fatto molto parlare, il Cavaliere non sembra voler dare una risposta definitiva. Lui dice che tutto il suo partito, a cominciare dai deputati, gli chiedono di tornare “per beneficiare della mia popolarità in campagna elettorale”. L’ex premier però, a quanto pare, non è ancora poi così convinto. Di una sola cosa Berlusconi è sicuro: il suo essere a servizio dell’Italia, oggi come nel giorno della sua discesa in campo che fu necessaria “per evitare che la sinistra arrivasse al potere”. Ammette anche l’amarezza, in questo caso, di non aver forse fatto tutto ciò che avrebbe voluto. Al quotidiano francese spiega anche la sua scelta di dimettersi a favore di Mario Monti, dicendo di non credere nel presunto “complotto” di Francia e Germania. Lui ha voluto solo far nascere un governo tecnico supportato da maggioranza e opposizione.

Uscire dall’euro? Un disastro – Riguardo l’uscita dall’euro Berlusconi dice che nel Pdl ritengono tutti che una eventualità del genere sarebbe un disastro: “L’ipotesi è senza dubbio stata brandita da certi membri del mio partito in modo tattico per far cambiare direzione alla posizione tedesca, ma tutti riteniamo sarebbe un disastro”, dice l’ex premier che aggiunge come da parte sua avrebbe sempre affermato che l’uscita dall’euro di uno o più Paesi provocherebbe la disintegrazione dell’eurozona. Un fallimento, insomma, che nessuno può auspicare.

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