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Beppe Grillo spara a zero: “Le primarie del centrosinistra? Una buffonata”

Secondo il comico genovese le elezioni che dovranno stabilire il candidato premier del centrosinistra alle prossime elezioni sono “un bromuro sociale, servono a dare al popolo l’illusione di decidere”. In altre parole, dice, “sono inutili, perché alla fine il presidente della Repubblica nomina chi vuole”.
A cura di Biagio Chiariello
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beppe grillo leader m5s

Le primarie del centrosinistra sono in pieno svolgimento. Alle ore 12, secondo il Comitato Italia Bene Comune, ha votato un milione di persone. L'obbiettivo è arrivare ad almeno quattro milioni di votanti entro le otto di stasera. La corsa alle elezione del prossimo candidato premier di Pd e Sel è un argomento troppo caldo per non essere discusso anche da Beppe Grillo, che poco fa ha pubblicato un commento assai pungente sul proprio blog: «Le secondarie, terziarie, nullarie del pdmenoelle di questa domenica di novembre 2012, data che verrà ricordata come l'ennesimo giorno dei morti della Seconda Repubblica, sono una rappresentazione senza contenuti, un'auto celebrazione di comparse, un grottesco viaggio nella pazzia» scrive il leader del Movimento Cinque Stelle, che prende in prestito una citazione de "La Nave dei Folli" di Sebastian Brant per descrivere le «primarie dei folli».

Perché si vede sorgere d'un tratto la sagoma della nave dei folli, e il suo equipaggio insensato che invade i paesaggi più familiari? Perché, dalla vecchia alleanza dell'acqua con la follia, è nata un giorno, e proprio quel giorno, questa barca? La follia e il folle diventano personaggi importanti nella loro ambiguità: minaccia e derisione, vertiginosa irragionevolezza del mondo, e meschino ridicolo degli uomini".

"Le primarie dei folli" – Secondo Grillo, le primarie sono «sono un bromuro sociale, un calmante, servono a dare al popolo l'illusione di decidere, a pagamento (partecipare costa due euro), il premier che salverà l'Italia dal baratro». Una sorta di "oppio" del popolo di centrosinistra, dunque. Anche perché «chiunque diventi premier per una notte, conterà come un soldo bucato». Quindi il messaggio principale del post, riassunto in questo tweet:

Legge 270/2005 (art. 1 comma 5, punto 3) – Secondo Grillo, infatti, «il presidente della Repubblica può nominare chi crede. Costui, con un programma e una lista dei ministri, si presenta alle Camere per la fiducia. Se la ottiene diventa presidente del Consiglio». Primarie inutili, dunque? In realtà, come fanno notare anche i tweet di risposta, l'attuale legge elettorale (Porcellum) prevede l'obbligo di indicare per ciascuna forza politica o coalizione il proprio capo, secondo quanto stabilito dalla Legge 270 del 21 dicembre 2005 (art. 1 comma 5, punto 3).

La Grande Follia Democratica – L'ex comico genovese poi spiega che comunque «come in una Grande Follia Democratica, il posto è già occupato da Rigor Montis, implicitamente rinominato da Napolitano e invocato dai partiti per poter continuare la loro assurda recita. Anche il programma per la prossima legislatura è già deciso. Punto per punto. Taglio per taglio. Tassa per tassa. Non si chiamerà programma di governo, ma "Agenda Monti", indiscutibile e già venduta alla BCE e agli Arabi.

Insomma, «è una democrazia che vive di effetti speciali, con le carte truccate dove il banco vince sempre e perdono immancabilmente i cittadini. "Una nave stipata di folli e guidata da folli, si dirige in un viaggio fantastico verso il paradiso dei folli, Narragonia, fino alla visita del Paese di Cuccagna e al tragico epilogo del naufragio finale"».

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