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Benzina, il governo spiega perché non ha prorogato il taglio delle accise: “Serviva oltre 1 miliardo”

Il governo spiega perché non ha prorogato il taglio delle accise sulla benzina: “Sarebbe costato oltre un miliardo al mese, abbiamo deciso di stanziare quelle risorse su altre misure”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha varato un decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti, obbligando i distributori a esporre il prezzo medio nazionale stabilito dal ministero accanto a quelli applicati dai singoli benzinai. Non c'è stato, però, un intervento diretto per contenere gli aumenti scattati con il 2023, quando è scaduto il taglio delle accise deciso dal governo precedente e non confermato da quello di Giorgia Meloni. "È chiaro che se ci sarà la possibilità, se i conti lo consentiranno, appena possibile interverremo per ridurre anche il costo della benzina, agendo sulle accise che incidono maggiormente sul costo finale alla pompa", ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a RaiNews.

Insomma la ragione per cui il governo non ha prorogato il taglio delle accise, che avrebbe mantenuto i prezzi di benzina e diesel più bassi, è perché non aveva abbastanza risorse per poterlo fare. Del resto, la stessa Meloni non ha mai nascosto di avere pochissimo margine di manovra in legge di Bilancio per la mancanza di soldi. Ciriani ha quindi spiegato che sarebbe servito oltre un miliardo di euro solo a gennaio, che il governo ha però scelto di stanziare su altre misure: "La decisione del governo di non confermare il taglio delle accise sulla benzina non è stata presa a cuor leggero – ha sottolineato l'esponente di Fratelli d'Italia – Anzi è stata una decisione molto meditata e anche molto sofferta. È una misura che costa un miliardo al mese: il governo ha deciso di utilizzare quelle risorse per finanziare l'aumento delle pensioni minime, il taglio del cuneo fiscale e la rivalutazione delle pensioni minime, tutte misure sociali".

Anche il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un'intervista alla Stampa ha rivendicato la scelta del governo e la decisione di investire su altre misure. "Lo sconto delle accise è molto costoso. Era giusto applicare degli sconti nell'epoca in cui i prezzi erano schizzati alle stelle, ma ora non è tempo di interventi orizzontali. Bisogna fare delle scelte". E ancora: "Ora che i carburanti sono tornati a prezzi più contenuti, le poche risorse che abbiamo vanno usate per interventi più mirati".

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