Bandecchi contestato a Terni dopo le parole su Gaza, rissa sfiorata e dito medio in Consiglio comunale

Dura contestazione fuori dal Consiglio comunale, rivolta al sindaco Stefano Bandecchi, che ha rischiato di trasformarsi in rissa. La manifestazione di protesta è stata organizzata in risposta alle parole di Bandecchi, che la scorsa settimana aveva scritto questo sui social riguardo al genocidio in corso nella Striscia di Gaza: "20mila bambini non sono mai morti. E questo è il primo punto. Solo voi credete ad Hamas. Poi mi viene naturale dire che i bambini della Striscia finiscono la loro infanzia a nove anni, dato che le bambine vengono a quell'età tromb**e. Ventimila non sono mai esistiti, gli altri sono soldati di Hamas".
Gli organizzatori a Fanpage.it: "Bandecchi non rappresenta questa città"
L'organizzatore della contestazione spontanea, Lorenzo Carletti, membro della direzione nazionale di Rifondazione comunista, ha spiegato a Fanpage.it: "Quelle parole sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per l'ennesima volta, ha avuto una cassa di risonanza mediatica nazionale enorme e questa città ha vinto il primo premio della vergogna. Per questo abbiamo voluto lanciare una piazza che è nata sabato mattina, da un appello sui social. Nel giro di due giorni, in una mattina di un giorno feriale, abbiamo raccolto quasi duecento persone".
La città di Terni, ha detto Carletti, "ha una sua identità e una sua storia, che non ha niente a che fare con il modo di esprimersi e di comportarsi di Bandecchi. È un continuo attaccare, svilire. Non accettiamo che la città sia identificata con questa persona". Sabato prossimo è in programma una nuova contestazione, che chiamerà in causa anche la Prefettura, chiedendo che intervenga contro i comportamenti del sindaco.
La protesta fuori dal Consiglio e la rissa sfiorata
La protesta è iniziata con un manifestante che teneva un cartello: "Bandecchi io ti denuncio". Avvicinandosi, il sindaco ha detto: "Lo faccia, ha la magistratura vicino, no?", poi ha provato a prendere il cartello e invitato la persona a sedersi.
Iil manifestante ha attaccato: "Lei a me non può dire che sono Hamas. Se lei crede a Netanyahu non ha capito niente. Andiamo tutti quanti dai carabinieri a denunciarlo". Bandecchi ha risposto con toni anche più duri, come suo solito: "Lei per me è Hamas. Lei non ha capito un cazzo nella vita se crede ad Hamas. Lei osa dire a me che se io dovessi credere – stia in silenzio, stia in silenzio".
Dopo la protesta dell'uomo con il cartello ("Lei a me non mi zittisce"), il sindaco ha iniziato a strillare versi acuti per silenziarlo: "Bla bla bla bla bla". A quel punto è intervenuto Carletti: "Basta con gli insulti, basta con gli insulti, che qui non si mette paura nessuno".
Il sindaco si è innervosito, spingendo la testa contro quella del nuovo arrivato: "Ma perché, lei dovrebbe mettersi paura? Voi non avete paura?". E dopo un grido: "Posso parlare? Posso parlare?". A quel punto ha argomentato: "Ognuno è libero di esprimere un'idea. Io sono sempre stato con gli ebrei e con Israele. Per quanto mi riguarda, ciò che è successo agli ebrei negli anni basta e avanza per giustificare il fatto che sono oggi brave persone".
Interrotto da grida e fischi, ha ripreso: "La Striscia di Gaza è comandata da Hamas. Un estremista islamico va a letto con una bambina di nove anni. Lei accetta questo?". E, quando un manifestante gli ha ripetuto il dato degli oltre 20mila bambini già uccisi a Gaza, ha aggiunto: "No, non sono morti 20mila bambini, sono molti di meno". Poi la minaccia: "Se non volete due pizze in faccia non mi venite vicini".
A quel punto un manifestante si è avvicinato, e anche il sindaco ha fatto un passo avanti. Nella ressa, ci sono stati alcuni spintoni, con l'impressione che una rissa potesse effettivamente iniziare. Il sindaco è entrato in Consiglio comunale in mezzo a cori di "vergogna", "dimissioni" e "buffone".
Il Csx esce dall'Aula, dito medio e insulti di Bandecchi
Nell'Aula, peraltro, la contestazione è proseguita. I consiglieri del centrosinistra sono usciti, in protesta con le parole di Bandecchi. "Avevamo chiesto ai capigruppo di minoranza di abbandonare l'Aula", ha spiegato Carletti a Fanpage.it. "L'immagine di un consiglio comunale con la sola maggioranza, completamente isolata dalla città, è il messaggio che volevamo trasmettere".
Molti dei manifestanti sono entrati per assistere alla seduta, continuando a fischiare il sindaco, che si è innervosito e ha detto: "Venti persone, facinorosi, tifosi di Hamas, sono arrivati qua dentro. Siamo 109mila abitanti, non mi sembra che ci sia da preoccuparsi. Io ho altri tre anni di mandato, fine della storia. Ognuno democraticamente esprime la propria idea, io non ho potuto esprimere la mia perché questi quattro fascisti di merda non me l'hanno permesso". Al termine, ha rivolto il dito medio ai contestatori.