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Bandecchi chiama “drogati” chi lo contesta su Gaza. Poi la frase sessista: “Tutte femmine in questa ca**o di città”

Il sindaco di Terni continua a rilasciare dichiarazioni controverse, spaziando dal negazionismo alla retorica sessista, fino agli insulti contro oppositori e cittadini. Oggi l’ennesima escalation: ha definito i manifestanti dell’ultima contestazione “spacciatori e drogati”, rivendicando al contempo le sue frasi shock sui bambini palestinesi.
A cura di Francesca Moriero
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Non passa giorno senza che Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, finisca al centro delle cronache nazionali per le sue dichiarazioni. Oggi, infatti, in attesa che scadesse il tempo utile per l'avvio del consiglio provinciale, poi saltato per mancanza del numero legale, con assenti consiglieri di destra e sinistra, il primo cittadino ha rilanciato ancora attacchi e provocazioni. A partire dalle contestazioni di ieri, quando una manifestazione organizzata fuori dal Consiglio comunale ha rischiato di trasformarsi in rissa: la protesta era stata convocata in risposta a un post dello stesso Bandecchi nei confronti dell'invasione militare nella Striscia di Gaza: il sindaco di Terni aveva negato il genocidio in corso e sostenuto tesi assolutamente false e sessiste sulle bambine palestinesi: "20mila bambini non sono mai morti. Solo voi credete ad Hamas. Mi viene naturale dire che le bambine a nove anni vengono trom****e. Gli altri sono soldati di Hamas". Dichiarazioni subito condannate, tra gli altri, dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

Le accuse ai manifestanti: "Due spacciatori e una ventina di drogati"

Oggi Bandecchi, parlando della contestazione di ieri, ha rincarato la dose: "Tra di loro c'erano due spacciatori, arrestati nel 2015 e nel 2019, gli altri erano per la maggior parte drogati, parliamo di 25 persone. Che contestazioni sono queste?". Poi ha aggiunto che si ricandiderà a sindaco "per far perdere la destra", che ha chiamato "confusa"; ha poi aggiunto che sul post incriminato non tornerà indietro, rilanciando un mix di sessismo, islamofobia e populismo: "Per me chi va a letto con una bambina di 9 anni è uno stupratore. Nel mondo islamico si sposano le bambine, volete integrarvi con i musulmani? Andate dove vi pare, ma non restate qui". 

"So tutte femmine in questa ca**o di città"

Il sindaco di Terni ha riservato poi frecciate anche alle opposizioni locali: "Chi chiede le mie dimissioni lo fa dal primo giorno. Il popolo ha votato, questa è la democrazia. Faremo elezioni finché non vince chi sta bene a loro?". E poi ha aggiunto: "Sono tutte femmine in questa ca**o di città… le piace questa frase maschilista? Le donne vogliono sempre avere ragione, e qua mi sembra la stessa cosa".

Una dichiarazione che si aggiunge a una lunga serie di uscite sessiste e misogine. Già a gennaio 2024, Bandecchi aveva aggredito verbalmente in televisione la deputata del M5S Anna Laura Orrico, dicendo che "andava abbattuta" e zittendola con frasi come "deve imparare il silenzio". Invitato a scusarsi, aveva invece rilanciato, arrivando perfino a offrire platealmente il proprio orologio in segno di scherno.

Consiglio provinciale bloccato, ma per Bandecchi la colpa è di tutti gli altri

Sul piano istituzionale, resta il fatto che il consiglio provinciale previsto per oggi non è stato riconvocato. Una seduta che avrebbe dovuto discutere anche di temi concreti come il futuro delle scuole del territorio; ma il dibattito, ancora una volta, è stato completamente oscurato dalle uscite pubbliche del sindaco; Bandecchi, però, non sembra disposto a fare autocritica, anzi, ha chiuso la giornata lanciando un'ulteriore accusa generalizzata: "La destra e la sinistra della provincia di Terni se ne dovranno assumere la responsabilità".

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