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Baci in piazza e cartoline per i politici: il San Valentino della comunità gay

Cioccolattini indirizzati a Montecitorio e Palazzo Chigi da parte delle comunità omosessuali, che chiedono al governo il riconoscimento delle unioni civili e la tutela dei loro diritti: “Monti si dimostri europeista anche in questo. L’Italia, con la Grecia, è l’unico Paese in Europa dove non siamo legalmente difesi dalle discriminazioni”
A cura di Enrico Nocera
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Il San Valentino della comunità gay

Baci gay e baci di cioccolata. Il San Valentino della comunità Lgbt si consuma, idealmente, tra Montecitorio e Palazzo Chigi, dove i rappresentanti delle associazioni Gay Center ed Equality Italia hanno approfittato della festa degli innamorati per consegnare cioccolatini e cartoline indirizzate ai leader politici, tra cui il premier Monti, il senatore Giovanardi (reduce dall’ultima dichiarazione secondo cui due donne che si baciano pubblicamente sono paragonabili al “fare pipì in strada”), il segretario dell’IdV Antonio Di Pietro, il senatùr della Lega Nord, Umberto Bossi, e il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Il tutto per ricordare che l’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa dove gay e lesbiche non godono di alcun diritto che li riconosca come coppie di fatto o famiglie.

“Meglio gay che declassati” – L’amore non ha spread. Questo lo slogan che campeggia sulle cartoline consegnate a Palazzo Chigi, sul cui retro viene ricordato come la popolazione omosessuale, in Italia, ammonti al 10 percento del totale. Una parte notevole ma quasi “invisibile”, visto che in molti, come sottolineano gli stessi promotori dell’iniziativa, hanno paura di dichiararsi ufficialmente tali per paura di ritorsioni sul posto di lavoro e in famiglia: “Questo perché non c’è alcuna legge che ci tuteli dalle discriminazioni – dice Fabrizio Marrazzo, portavoce del collettivo Gay Center e rappresentante legale di Gay Helpline – il registro delle Unioni Civili, come quello approvato a Napoli, è un passo avanti. Ma i Comuni possono poco se il governo non si attiva per legiferare a livello nazionale”. Un aspetto dove, secondo i rappresentanti della associazioni in piazza, l’Italia mostra ben poco filoeuropeismo: “In Germania i gay possono sposarsi – continua Marrazzo – in Francia unirsi in Pacs, in Inghilterra sposarsi addirittura in chiesa, il Portogallo, Svezia e Norvegia ci sono leggi ad hoc per i matrimoni gay, mentre in Spagna, Olanda e Belgio c’è perfino una normativa sulle adozioni”.

Il bacio in piazza – Alle parole di Marrazzo segue l’annunciato bacio in pubblica piazza fra due ragazze “lesbiche e innamorate”, come sottolineano loro stesse. Una manifestazione di protesta per rispondere alle parole di Giovanardi? “Ma no – ci dicono le due ragazze, Ester e Marianna – due persone che si baciano non sono assimilabili a una manifestazione. È solo affetto, punto e basta”. Così come, d’altronde, sottolinea anche la pagina che Google ha dedicato oggi, 14 febbraio, alla festa degli innamorati: “Il più grande motore di ricerca mondiale personalizza il suo logo mostrando coppie etero e gay – conclude Marrazzo – cosa faranno ora Giovanardi e i politici come lui? Chiederanno la censura di internet?”.

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