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Aumentano i posti a Medicina, l’annuncio della ministra Bernini: “30mila posti in più entro il 2030”

La ministra dell’Università Anna Maria Bernini lo ha confermato: i posti a Medicina aumenteranno già a partire da quest’anno. Una bozza del ministero parla di 19mila posti, un dato che la ministra non ha confermato. Ciò che è certo è l’obiettivo: 30mila posti in più nei prossimi sette anni.
A cura di Luca Pons
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La ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha dichiarato che "il numero di accessi alla facoltà di Medicina nelle università quest'anno aumenterà". Intervistata ai microfoni di Radio 24, Bernini ha confermato che un rapporto tecnico del ministero ha posto l'obiettivo di arrivare a garantire 30mila posti in più entro il 2030. Il rapporto è ancora in una fase di bozza, e sarà annunciato con i numeri definitivi solo la prossima settimana.

La bozza, in particolare, parla di 19mila posti per il prossimo anno accademico: un aumento significativo rispetto ai 14.787 che sono attualmente previsti per i test di ammissione in lingua italiana. La ministra, però, ha specificato che non può ancora confermare il dato contenuto nella relazione. Ciò che è certo è l'obiettivo finale, cioè i 30mila posti in più nel 2030. L'aumento era già stato annunciato alcuni mesi fa, quando non si conoscevano i numeri, anche se alcuni esponenti del settore l'avevano criticato spiegando che non è una soluzione al problema.

"Il senso di questa apertura", ha spiegato Bernini, è che il numero di medici da formare sia "programmato sul fabbisogno". La linea, infatti, non è quella di passare al numero aperto a Medicina perché "non possiamo aprire in maniera indiscriminata l'accesso al corso di laurea di Medicina e Chirurgia, perché faremmo un danno agli studenti e metteremmo in difficoltà i professori".

Il governo si occuperà di stimare il numero di medici necessari: "Sicuramente la commissione ha elaborato quanti medici saranno necessari sulla base di questo dato e su determinate tipologie di medici". La stima verrà poi aggiornata nel tempo: "Dovremo continuare a verificare quanti numeri sono necessari e su quali specializzazioni". I numeri saranno comunque in aumento nei prossimi anni: da tempo le organizzazioni di categoria, incluso l'ordine dei medici, denuncia le carenze di personale nel settore.

Con l'aumento del numero di studenti serviranno anche più fondi per gli spazi universitari. Anche su questo la ministra Bernini ha rassicurato: "A questa apertura corrisponderà un supporto ai laboratori, alla logistica, a ciò che serve per mantenere alta la nostra già altissima offerta formativa".

Dalla maggioranza è arrivato il sostegno all'annuncio di Bernini. Franco Zaffini, presidente della commissione Sanità in Senato, ha scritto in una nota: "Un grande plauso al ministro Bernini e assoluta condivisione del percorso che sta tracciando il ministero dell'Università e della Ricerca, riguardo la necessità di risolvere rapidamente i gravi danni causati da un'errata programmazione dei precedenti governi".

Per Zaffini, negli scorsi anni c'è stata "una grave sottovalutazione nei numeri dei laureati in medicina", perciò l'allargamento "era necessario e serviva farlo rapidamente. Così come si sta lavorando celermente, con il ministro Schillaci, su molti altri temi urgenti della sanità, settore disastrato sia dai governi di centro sinistra che hanno sottratto risorse copiosamente e sistematicamente dal Fsn, che dal Covid".

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