Perché è stata arrestata a Roma Carla Zambelli, la deputata italo-brasiliana ricercata dall’Interpol

Carla Zambelli, la deputata brasiliana di origini italiane ricercata dall'Interpol per una condanna a dieci anni di carcere in Brasile, è stata fermata ieri notte a Roma. La donna, membro del partito dell'ex presidente Jair Bolsonaro, ha la cittadinanza italiana ed è stata condannata per l'hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia.
Zambelli era arrivata in Italia lo scorso 5 giugno, dopo esser atterrata all'aeroporto di Fiumicino con un volo dagli Stati Uniti. La donna aveva passato il controllo doganale con il passaporto italiano, ma successivamente aveva fatto perdere le proprie tracce. Era stata inserita nella lista rossa dell'Interpol, che la rendeva ricercata in 196 Paesi. L'arresto della parlamentare era stato ordinato dal ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale Supremo Federale (Stf), dopo essere stata condannata a dieci anni di carcere per falsità ideologica e violazione del sistema elettronico del Consiglio Nazionale di Giustizia .
Ora la deputata 45enne si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. Prima del suo arresto il deputato di Avs Angelo Bonelli aveva scritto sui social: "Carla Zambelli è in una casa a Roma. Ho comunicato alla polizia l'indirizzo ed in questo momento la polizia ha identificato Zambelli".
La Polizia federale brasiliana ha poi confermato al governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva l'arresto di Zambelli in Italia. La Corte suprema brasiliana aveva richiesto, a giugno, la sua estradizione in Brasile ma, secondo quanto riporta il sito del quotidiano Folha de São Paulo, la deputata non dovrebbe tornare immediatamente nel suo Paese. Prima la giustizia italiana dovrà esaminare la richiesta del Brasile e decidere se soddisfa i requisiti dei trattati firmati tra i due paesi. Il giudice della Corte suprema brasiliana aveva disposto la detenzione definitiva di Zambelli, oltre alla perdita del mandato parlamentare.
Del suo mancato arresto appena arrivata in Italia era stato chiamato a rispondere anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che aveva chiarito di non aver potuto procedere al fermo in quanto inizialmente su Zambelli non pendeva ancora un mandato di cattura internazionale. Solo successivamente, quando la donna è finita nella lista rossa dell'Interpol, sono potute partire le ricerche della Digos. Assieme a lei era stato condannato anche l'hacker Walter Delgatti, ritenuto responsabile di aver invaso il dispositivo informatico del Consiglio brasiliano della Giustizia. A quanto risulta, il ministero della Giustizia verde-oro sta già predisponendo la documentazione affinché l'Italia sia formalmente informata che deve scontare la sua pena in Brasile.
Salvini vuole visitare Zambelli in carcere
Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha espresso il desiderio di far visita a Carla Zambelli, la deputata italo-brasiliana arrestata a Roma. Lo fa sapere la Lega.
Zambelli: "Mi hanno perseguitata"
"Sono innocente, non ho nulla da nascondere. Sono stata condannata per motivi politici, ma sono innocente. Sono venuta in Italia, perché sono italiana e vorrei continuare a vivere qui", ha dichiarato Zambelli intervistata da Repubblica. "Io sono innocente non c'è nessuna prova contro di me. Sono stata incastrata da questo hacker. L'ho conosciuto per caso ma non ho nulla a che fare con lui. Io sono la più votata in Brasile, ho preso un milione di voti. Sono una perseguitata politica. Il giudice che mi ha condannato è un dittatore", ha proseguito.
La deputata ha spiegato di aver scelto l'Italia e non gli Usa per fuggire perché ha "molti problemi di salute e la sanità negli Stati Uniti è molto cara. E poi è il mio Paese. Nessuno mi ha garantito l'impunità qui in Italia. Anzi. In Brasile la comunità italiana è molto forte, ha molto potere in Brasile", ha detto. "E poteva fare in modo che io venissi candidata in Italia nei partiti di destra. Lega o Fratelli d'Italia. Me lo hanno chiesto, ma io non l'ho voluto. Io sono una persona seria. Mio marito è nelle forze speciali della polizia. Non farei mai cose strane", ha proseguito.
"So che Flavio Bolsonaro, il figlio del presidente, ha parlato con Matteo Salvini della mia situazione. Ma non so se Salvini gli abbia promesso qualcosa. Ma non siamo amici. Mi aspettavo qualcosa di più. Da Salvini, ma anche da Meloni che è amica di Trump. E Trump sa quello che sta succedendo in Brasile. Io sono la prima condannata, ma succederà a tanti altri. Ho amici in comune con Musk. Lui è finito sotto processo in Brasile perché non ha bloccato il mio X", ha aggiunto. "Poi c'è la sinistra. Angelo Bonelli che ha parlato molto male di me. La sinistra ha protestato per l'estradizione di Almasri, che si è macchiato di crimini contro l'umanità. Invece non dice nulla sull'estradizione di una cittadina italiana perseguitata per motivi politici". Ora "vorrei tornare in Brasile, ma in questa situazione non posso. Finirei subito in carcere e non so come sopravviverei. Ho molti problemi di salute, soffro di sincopi, rischio di cadere da un momento all'altro. Non posso stare sola. Per questo motivo c'è mio padre".