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Covid 19

Animali domestici, cosa si può fare e cosa è vietato con il nuovo dpcm

Con il nuovo dpcm che entra in vigore domani scatteranno diverse limitazioni per gli spostamenti, sia per chi si trova in zona gialla sia per chi vive nelle zone ad alto rischio, arancioni e rosse. Le uscite sono permesse per motivi di lavoro, salute o necessità. L’accudimento degli animali domestici rientra appunto tra le ragioni di necessità o salute.
A cura di Annalisa Cangemi
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Con il nuovo dpcm, che contiene misure anti Covid più stringenti per tentare di contrastare la pandemia, ci sono nuove norme anche per chi possiede animali domestici. Il decreto entrerà in vigore da domani, 6 novembre, e sarà valido fino al prossimo 3 dicembre. L'Italia come sappiamo è stata divisa in tre fasce di rischio, con Regioni gialle (cioè a rischio moderato), arancioni (rischio alto), e rosse (rischio massimo). Il meccanismo in base al quale una Regione passa da una categoria all'altra è automatico, e viene stabilito in base a 21 parametri scientifici, tra cui l'Rt, il numero di tamponi, e il numero di posti letto in ospedale.

Nelle Regioni con un rischio più alto ci sarà un periodo di lockdown, sul modello di quello di marzo-aprile, ma con una formula light: ci saranno per esempio le scuole aperte, dall'infanzia alla prima media. Ma gli spostamenti saranno comunque soggetti a restrizioni. In tutta Italia scatterà da domani il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5, e sarà vietato spostarsi tra Regioni rosse o arancioni. Per le uscite in questi casi sarà necessario avere con sé l'autocertificazione, scaricabile dal sito del Viminale. Nelle zone rosse in particolare si può uscire da casa solo per motivi di necessità, lavoro, o salute. E per esempio portar fuori il cane e accudirlo rientra tra i motivi si necessità o salute, purché ovviamente si indossi la mascherina per strada. Il proprietario di un animale domestico potrebbe comunque aver bisogno di recarsi in un comune vicino, magari per una visita da uno specifico veterinario (si ricorda che gli studi medico-veterinari rimangono aperti).

Per chi possiede animali domestici è bene tenere a mente alcune regole. La Lav, la Lega Anti Vivisezione, ha pubblicato sul suo sito delle FAQ, le domande-risposte più comuni, alla luce del nuovo dpcm varato dal governo. Ne abbiamo raccolte alcune.

  1. Dove si trova il modulo di autodichiarazione da compilare? Chi ha bisogno di spostarsi negli orari del coprifuoco o chi deve raggiungere gli altri Comuni in zona arancione o rossa per indifferibili attività di tutela degli animali che, se non svolte, causerebbero maltrattamento agli animali stessi, pregiudicandone lo stato di salute o la vita, può compilare il modello del ministero dell’Interno. Si tratta, spiega la Lav, di una dichiarazione personale, compilata sotto la propria responsabilità, consci che dichiarazioni mendaci al pubblico ufficiale sono sanzionate in base all'articolo 495 del Codice penale.
  2. Si può portare fuori il cane? Sì, esattamente come facevamo nei mesi di lockdown nazionale. Solo negli orari notturni sottoposti a limitazioni ci sarà bisogno di portare l’autodichiarazione in tutto il territorio nazionale.
  3. I negozi di cibo per animali sono aperti? Sì, anche nella zona rossa rimangono ovviamente aperti i negozi di generi alimentari e i supermercati, e lo stesso principio vale per i negozi di cibo per animali.
  4. Devo far visitare o operare il mio cane o il mio gatto da un medico veterinario. Posso portarlo? Sì. Se si va in altro Comune trovandosi in una Regione considerata a rischio alto, si dovrà però portare con sé l’autodichiarazione e un documento del medico veterinario che attesti la necessità dell’intervento. È comunque sempre bene farsi trasmettere un certificato dal veterinario e portarlo con sé insieme all'autocertificazione. Gli studi medico-veterinari rimangono ovviamente aperti.
  5.  Chi si prende cura di un animale il cui proprietario viene ricoverato per il Covid-19 o non può uscire di casa? Gli animali domestici possono e devono continuare a essere regolarmente accuditi da conviventi e parenti; e se questi non fossero disponibili per qualsiasi motivo, o si trovassero costretti in isolamento, si possono incaricare anche vicini o amici, dog e cat sitter, per iscritto, e lasciando loro registrazione anagrafica e libretto vaccinazioni. In caso di impossibilità di accudimento, ricorda sempre la Lav, è assolutamente necessario avvisare il Servizio veterinario pubblico e/o la Polizia Locale, informandoli della presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato. Ai sensi della Circolare del Ministero della Salute del 12 marzo 2020 le pensioni per animali, equiparabili a canili e gattili, tanto più in questo momento di emergenza, possono svolgere "le attività di accudimento e gestione degli animali". Circolare sostituita dalla Circolare dell’8 aprile 2020, che conferma le precedenti.
  6. Posso portare a fare una passeggiata il cane di una persona positiva al Covid o portare il suo gatto dal veterinario? Sì, seguendo le ‘Linee guida gestione animali da compagnia – Ministero della Salute – 17 aprile 2020'. Si consiglia come approfondimento il ‘Rapporto Istituto Superiore di Sanità – Animali da compagnia e Sars-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi'.
  7. Il mio cane o il mio gatto hanno bisogno di cibo veterinario specifico, ma non lo trovo nel mio Comune. Posso spostarmi in un altro Comune per acquistarlo? Sì, con modulo di autodichiarazione.
  8. Devo portare un cane in un’altra Regione alla famiglia che lo ha adottato. Lo posso fare? Gli spostamenti consentiti sono solo tra Regioni gialle. È possibile comunque attraversare una Regione rossa o arancione se serve per raggiungere un altro territorio a rischio moderato. In questo caso, a parte l’autodichiarazione, la Lav consiglia di avere una attestazione del medico veterinario che certifica la necessità, per il benessere dell’animale, della nuova sistemazione.
  9. In queste settimane di emergenza per il coronavirus, il Servizio Veterinario Pubblico è tenuto a garantire le sterilizzazioni di cani e gatti liberi sul territorio? Sì: al diritto/dovere che hanno le associazioni e i volontari, di continuare a provvedere al benessere e alla salute degli animali, corrisponde, il dovere per le ASL di assicurare la cura e l’intervento, nell'attuale emergenza sanitaria, anche mediante il controllo delle nascite.
  10. In questo periodo di pandemia, se si perde un cane o un gatto o ne viene trovato uno per strada, cosa si può fare? Sia che si perda o si ritrovi un animale, va fatta denuncia di smarrimento o ritrovamento alla Polizia locale e questa diventerà il documento che serve a comprovare la necessità di una ricerca o di uno spostamento necessario alla miglior sistemazione possibile dell'animale, anche se temporanea, sempre nel rispetto delle precauzioni igienico sanitarie (significa da soli, e con mascherina) e con autodichiarazione per spostamenti in Regioni a rischio e per uscite dalle 22 alle 5. Vanno inoltre allertati canili/gattili di zona, e l'Asl veterinaria.
  11. Il dog/cat sitter può continuare a lavorare? Le attività professionali per il benessere degli animali non hanno specifiche limitazioni con il nuovo dpcm. Oltre all’autocertificazione per eventuali spostamenti in orari notturni o perché si è in Regioni rosse o arancioni, si consiglia di portare una dichiarazione delle persone che pagano per il servizio.
  12. Le toelettature per cani sono aperte? Non sono citate esplicitamente negli allegati al dpcm, non viene indicato se sono  chiuse o aperte. In attesa di uno specifico chiarimento possibile da parte di governo o Regioni, dovrebbero essere aperte come lo sono anche parrucchieri e barbieri nelle zone rosse (a differenza dei centri estetici, che invece chiudono).
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