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Guerra in Ucraina

Amendola: “Sempre pronti a più sanzioni contro la Russia, se Putin non fermerà l’attacco in Ucraina”

“Siamo sempre pronti a rispondere a nuove incursioni e soprattutto al prolungarsi di questa campagna militare con nuove sanzioni”: lo ha detto il sottosegretario agli Affari Europei, Enzo Amendola, intercettato dai microfoni di Fanpage.it.
A cura di Annalisa Girardi
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Con la situazione in Ucraina che si fa sempre più grave e l'impatto della guerra e delle sanzioni alla Russia che comincia ad essere visibile anche sulle economie europee, servono delle nuove priorità: "L'unione per l'energia è la priorità che abbiamo indicato a Versailles verso il prossimo Consiglio europeo, così come una difesa comune", ha detto il sottosegretario agli Affari Europei, Enzo Amendola, intercettato dai microfoni di Fanpage.it. "Dopodiché come europei, a 27, dovremo trovare le risorse necessarie per farlo". E ancora: "Più uniti siamo e più queste sfide e queste emergenze, dall'aumento dei prezzi dell'energia alla sicurezza comune, vanno affrontate insieme".

Prima del Consiglio europeo di Versailles della scorsa settimana, tuttavia, non erano mancate le differenze tra i Paesi membri su come affrontare il problema dell'energia. Anche considerando che non tutti sono dipendenti allo stesso modo dal petrolio e dal gas russi. "Noi abbiamo sempre concepito le sanzioni e le misure restrittive per fermare l'attacco. Quindi ci auguriamo che questa escalation militare, questa avventura che anche dal punto di vista politico non mi sembra andare molto lontano, si fermi il prima possibile e le nuove sanzioni saranno sempre legate alla realtà e alle scelte della presidenza russa", ha aggiunto Amendola. Per poi proseguire: "Noi siamo sempre pronti a rispondere a nuove incursioni e soprattutto al prolungarsi di questa campagna militare con nuove sanzioni".

Insomma, Amendola non esclude che se Vladimir Putin continuerà a rifiutarsi di sospendere la sua "operazione speciale" in Ucraina, potrebbero arrivare anche le sanzioni all'energia. "Non possiamo essere come in passato dipendenti in maniera così netta dal gas russo. A livello europeo abbiamo deciso di ridurre la dipendenza di due terzi già nei prossimi mesi", ha concluso il sottosegretario.

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