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“Aiutiamo i meridionali a casa loro, sennò straripano”: Bossi si difende e la Lega lo spalleggia

Umberto Bossi ha spiegato le parole pronunciate sabato al congresso della Lega a proposito dei meridionali: “Ho detto che ‘certo bisogna aiutare anche il Sud, questo mi sembra giusto che se non li aiuti a casa loro, poi straripano e vengono qui (al Nord). È un po’ come l’Africa che non è stata aiutata e ci arriva tutta addosso, quindi prevedere con scelte giuste e sagge che vadano meglio a noi e a loro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Non avrò tanta voce ma il messaggio era chiaro". Il ragionamento che Umberto Bossi voleva esprimere al congresso conteneva l'idea di puntare a "creare lavoro ed occupazione al Sud" attraverso una politica che "renda il Sud una terra che non obblighi le persone ad una migrazione lavorativa deleteria per le stesse regioni, creando poi difficoltà per le regioni del nord che devono già risolvere il problema della disoccupazione presente". Raggiunto dall'AdnKronos, Bossi ha spiegato così le sue parole pronunciate all'hotel Da Vinci di Milano sabato mattina, che hanno sollevato non poche polemiche: il senatùr era accusato di aver offeso il Sud.

"La mia dichiarazione al congresso è stata molto chiara – ha ribadito –  ho detto che ‘certo bisogna aiutare anche il Sud, questo mi sembra giusto che se non li aiuti a casa loro, poi straripano e vengono qui (al Nord). È un po' come l'Africa che non è stata aiutata e ci arriva tutta addosso, quindi prevedere con scelte giuste e sagge che vadano meglio a noi e a loro". Dire che è quanto succede con l'Africa, significa dire che anche lì "la forte ondata migratoria è dovuta al fatto che non si è investito nei loro paesi". E quindi,ha aggiunto all'Adnkronos il fondatore della Lega "le politiche d'investimento devono essere fatte nella terra d'origine per consentire uno sviluppo economico che non porti ad una migrazione lavorativa impossibile da sostenere, visto la situazione attuale lavorativa del paese Italia".

Matteo Salvini però ha preso le distanze dalla dichiarazione del fondatore del suo partito: "Bossi? Io gli porto eterna riconoscenza perché lui ci ha svegliati. Se poi lui ritiene che la Lega debba occuparsi solo di un pezzo di Paese, beh, questa non è la mia idea", ha detto a "La Verità". Salvini ha assicurato però che con il vecchio capo non è però rottura: Al Congresso "lui c'era. E si è espresso a favore. Il nuovo statuto è stato approvato all'unanimità. E a me va bene così".

"Umberto Bossi ha dimostrato ancora una volta i proprio amore incondizionato nei confronti della propria creatura, la Lega Nord, e dovrebbero ringraziarlo", ha commentato Gianni Fava esponente della minoranza interna alla Lega Nord e membro del consiglio federale del Carroccio. "E invece incredibilmente – ha aggiunto – fanno a gara a prendere le distanze non si sa bene da chi e da cosa".

E ancora: "Umberto credo abbia commesso un errore andando al congresso senza dibattito legittimandolo. Ciononostante gli va reso il merito di avere avuto una intuizione geniale nel momento in cui ha parlato del rapporto col Sud e della questione settentrionale".

"Non a caso – ha ricordato – è stato applaudito a scena aperta dai pochi congressisti presenti. Quelle sono ancora le regioni che ispirano molti dei militanti e degli elettori della Lega Nord anche nell'era di Salvini. Ha colto anche stavolta in poche parole l'essenza di una partecipazione e ridato vita alle concrete aspirazioni dei leghisti veri. Quelli che non solo non sono morti ma che ancora credono con forza che la necessità di dare sviluppo al Sud serva a scongiurare altre forme di emigrazione di massa al nord, deleterie da tanti punti di vista".

"Certo può essere sembrato molto crudo l'accostamento con l'esodo africano di questo decennio ma la realtà resta proprio questa. Vanno aiutati giustamente a casa loro, ad avere uno sviluppo vero e quei territori non vanno trattati come colonie. Altrimenti ci saranno (come ci sono) anche le conseguenze negative del colonialismo".

"Tanto al sud come in Africa. La Lega Nord (quella vera) l'ha sempre pensata così. E i suoi militanti, oggi dirigenti in procinto di dare vita ad un altro partito, sono sostanzialmente gli stessi con lo stesso pensiero. Non a caso hanno accolto queste dichiarazioni con una standing ovation da stadio. Quindi lunga vita ad Umberto Bossi e al suo tentativo di restituirci in extremis le ragioni della Lega Nord nel proprio contenitore politico naturale!".

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