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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Adam, il bambino di Gaza con nove fratelli uccisi in un raid israeliano verrà in Italia per le cure

L’ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “La mamma di Adam ha deciso di fare curare il figlio in Italia”. Ora serve l’autorizzazione delle autorità sanitarie israeliane. Il bambino, di 11 anni, dovrebbe venire in Italia con la zia e quattro cugini piccoli. L’ipotesi è che sia operato l’11 giugno, ma non è ancora certo.
A cura di Luca Pons
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Alaa al-Najjar, madre di Adam
Alaa al-Najjar, madre di Adam
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Adam, 11 anni, sarà portato in Italia e operato qui, anche se i tempi non sono ancora definiti. La sua storia è una delle tante emerse dalla Striscia di Gaza, dove gli attacchi dell'esercito israeliano proseguono e uccidono ogni giorno decine di civili. La famiglia di Adam è stata quasi completamente distrutta: un raid che ha colpito il suo appartamento a Khan Younis il 23 maggio ha ucciso tutti e nove i suoi fratelli. Il padre, Hamdi, si è salvato ma ha riportato delle ferite gravi. La madre, Alaa al-Najjar, è una pediatra e in quel momento era al lavoro.

Adam era il secondo più grande tra i suoi fratelli. Le vittime dell'attacco sono state Yahya, di 12 anni; Rakan, di 10; Eve, di 9; Jobran, di 8; Raslan, di 5; Rival, di 4; Sadin, di 3; Loqman, di 2; e Sidra, che aveva solo sei mesi. La donna ha raccontato di essere tornata a casa, aver trovato l'edificio raso al suolo e "i miei figli martirizzati, carbonizzati, irriconoscibili".

Già negli ultimi giorni era filtrata la possibilità che potesse essere l'Italia ad accogliere il bambino superstite, per garantire le cure necessarie. Dopo che il ministero degli Esteri e della Salute si sono incontrati ieri, oggi è arrivata la conferma del ministro Antonio Tajani: "Ci sono buone notizie. La mamma di Adam ha deciso di fare curare il figlio in Italia. Verrà appena possibile, appena risolti tutti i problemi di autorizzazione da parte delle autorità sanitarie israeliane. Verrà accompagnato dalla zia e da altri quattro bambini, che sono i cuginetti".

Secondo quanto riportato, Adam ha subito ustioni sul 60% del corpo. Ha ferite, fratture, un trauma al torace e alle braccia che coinvolge anche il sistema nervoso. Da circa una settimana il bambino di 11 anni si trova nell'ospedale Nasser di Khan Younis, dove lavora la madre, ma la struttura sanitaria è in condizioni disperate ed è già stata colpita da bombardamenti israeliani in passato. Dunque l'intento sarebbe di trasferirlo al più presto.

I "problemi di autorizzazione da parte delle autorità sanitarie israeliane", però, potrebbero allungare i tempi. L'ipotesi avanzata da Tajani è che l'operazione che Adam deve ricevere possa avvenire l'11 giugno, "ma è una data orientativa". Resta anche l'ipotesi che, nell'attesa, il bambino venga trasferito in un altro Paese. Per quanto riguarda la struttura in cui avverrà l'operazione, al momento non ci sono conferme ufficiali. Una delle ipotesi fatte è che si vada all'ospedale Niguarda di Milano.

Il viaggio in programma per l'11 dovrebbe coinvolgere non solo Adam, ma 18 pazienti, accompagnati da circa quaranta parenti. Anche il padre del bambino, coinvolto nel bombardamento, ha bisogno di cure mediche: "Appena possibile partirà anche lui", ha detto il ministro Tajani. Invece Alaa al-Najjar, la madre di Adam, avrebbe scelto di rimanere a Gaza. Qui potrà continuare a lavorare all'ospedale da pediatra, assistendo i molti bambini che si trovano in condizioni gravissime – colpiti dalle armi e dalla fame.

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