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“Ad Acca Larentia palese apologia del fascismo, rievocazione criminale”: l’esposto in Procura del M5s

Il Movimento 5 stelle ha depositato presso la Procura di Roma un esposto per le commemorazioni di Acca Larentia, dove ci sono stati saluti romani e altri simboli fascisti. Nel documento si legge che questi gesti avevano evidentemente lo scopo di “raccogliere adesioni ad un progetto di ricostituzione del partito fascista”.
A cura di Luca Pons
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Il Movimento 5 stelle, come annunciato, ha depositato presso Procura di Roma un esposto per i fatti di Acca Larentia: le manifestazioni in cui si sono visti centinaia di saluti romani hanno sollevato una dura polemica tra i partiti, in cui il governo Meloni e Fratelli d'Italia sono accusati di non aver preso le distanze in modo abbastanza netto. Ma si è anche aperto un dibattito legale e politico sul reato di apologia del fascismo. L'esposto del M5s (criticato dal deputato di FdI Fabio Rampelli), con la prima firma dell'ex ministro Sergio Costa, afferma che ci sono state "palesi manifestazioni esteriori di apologia del fascismo", e che "la manifestazione ha rappresentato l'occasione per una rievocazione criminale del fascismo, un vero e proprio evento celebrativo del ventennio più buio della storia dell’Italia".

L'esposto è rivolto a "tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia di Roma ostentando nei modi e nelle forme l’adesione all’ideologia fascista". Nel testo, che Fanpage.it ha potuto leggere, si descrivono le immagini circolate in molti video online in questi giorni: "Al termine della manifestazione ufficiale moltissimi partecipanti, che si sono spostati di fronte alla vecchia sede del MSI di via Acca Larentia, hanno levato il braccio destro verso l’alto dando vita in modo inequivocabile al ‘saluto fascista', urlando contemporaneamente la parola ‘presente', richiamando sostanzialmente le modalità e le simbologie dell’ideologia fascista".

La manifestazione è stata "accompagnata dalla presenza di croci celtiche, le quali sono in tutta evidenza in condizioni di pubblicità", e questo dimostrerebbe il "tentativo di raccogliere adesioni ad un progetto di ricostituzione del partito fascista". Cosa che farebbe scattare il reato di apologia del fascismo. Si ricorda poi che la Cassazione con la sentenza 37577 del 2014 ha precisato che saluto romano e coro ‘presente' sono "evocative del disciolto partito fascista", e dannose "per l'ordinamento democratico".

Insomma, è stata "l'occasione per una rievocazione criminale del fascismo, un vero e proprio evento celebrativo del ventennio più buio della storia dell’Italia, in spregio della barbarie che esso ha rappresentato". Dai video emergerebbe che "serpeggia chiaramente tra i manifestanti il desiderio di un ritorno al passato". Un ritorno che si vorrebbe ottenere "attraverso le speranze riposte aggressivamente in movimento politici che agli ideali fascisti si conformano".

Ci sarebbe quindi "senza dubbio alcuno il reato apologia del fascismo", come anche di "apologia di delitto", perché "ogni forma di rievocazione ed esaltazione del fascismo, ancorché limitata a simboli, gesti e slogan, è certamente interpretabile come apologia dei reati commessi nel ventennio fascista". Va considerato che "le manifestazioni del pensiero fascista e dell'ideologia fascista in sé sono vietate" e "pongono in pericolo la tenuta delle istituzioni democratiche".

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