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100mila euro sulle auto blu e aumenti per lo staff del governo: cosa c’è nel bilancio di Palazzo Chigi

Tra le voci del bilancio 2026 di Palazzo Chigi 100mila euro vengono destinati alle auto blu, a cui si aggiungono i costi per carburante, pedaggi e manutenzione. Vengono previsti, inoltre, aumenti per le retribuzioni della premier, i suoi vice, ministri e sottosegretari.
A cura di Giulia Casula
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150mila euro in più nel 2026 per le retribuzioni della premier, i vice, i ministri e i sottosegretari e 100mila euro per il noleggio delle auto blu. Sono alcune delle spese ricomprese nel bilancio della presidenza del Consiglio e riportate oggi dal Fatto quotidiano. Il documento è stato firmato da Giorgia Meloni e approvato lo scorso 4 dicembre dopo la decisione di ridurre gli sprechi dei ministeri, apportando un taglio del 5% sui cosiddetti "consumi intermedi" allo scopo di contenere la spesa pubblica.

Secondo quanto riportato nel 2026 Palazzo Chigi si prepara a spendere 19,4 milioni in più per il personale, tra nuove assunzioni e rinnovi contrattuali. Altri 24 milioni invece riguarderanno le retribuzioni. Nello specifico, premier, vice, ministri e sottosegretari riceveranno 150 mila euro in più ma l'aumento più sostanzioso sarà per i membri degli uffici di diretta collaborazione del governo: 385mila euro in più per portavoce, capi di gabinetto, segretari e altri dipendenti a chiamata diretta.  Aumenteranno anche i compensi per le strutture legate al Pnrr mentre altri fondi risulterebbero messi a disposizione per commissari e vice.

Un bel tesoretto sarà destinato al decoro e alla ristrutturazione degli immobili della presidenza del Consiglio. Si parla di 1,2 milioni di euro in più rispetto al 2025: la spesa passerà da 1,45 milioni di quest'anno a 2,7 milioni.

Poi ci sono le spese per gli affitti dei locali utilizzati dal governo, che dovrebbero aggirarsi attorno ai 430mila euro, e quelle per le pulizie (32mila euro solo per tende e tappeti). A queste si aggiungono le uscite per gas, luce, rifiuti e abbonamenti telefonici, che complessivamente raggiungerebbero i 660mila euro.

I tagli comunque, ci saranno. Negli scorsi mesi infatti, con una direttiva del segretario generale della presidenza del Consiglio, è stata messa nero su bianco la spending review che riguarderà governo e ministeri senza portafogli. Nello specifico è stato previsto una riduzione del 5% dei consumi intermedi, cioè beni di consumo e servizi in eccesso da eliminare per rientrare nei vincoli europei, imposti dal nuovo Patto di stabilità, e liberare risorse per la manovra (ormai agli sgoccioli). Nella lista dei tagli, riportata a settembre dal Messaggero, rientrano i rimborsi per le spese di missione, la manutenzione ordinaria degli immobili, i servizi di mensa e ristorazione, pulizie e auto blu.

Per attenersi alla direttiva Palazzo Chigi ha previsto tagli di 487 mila euro sulle spese accessorie, 31mila euro per quelle di accoglienza agli eventi legati alla premier e fino a un milione per la manutenzione di immobili, giardinaggio, telecomunicazioni e facchini. La scure si abbatterà anche sulle strutture di missione. Dalla soppressione di quelle su Zes e delegazione G7 ci si aspetta un risparmio di 3 milioni, mentre verrano ridotte le spese per le missioni all'estero, Pnrr (-105mila euro) e Piano Mattei (-5mila euro).

Non cambieranno invece, i costi legati alle auto blu. La spesa per il noleggio resterà di 100mila euro, a cui si aggiungeranno 40mila euro per carburante, pedaggi e manutenzione auto.

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