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Per Napolitano il momento più difficile è passato, ma resta in terapia intensiva

Per il presidente emerito Napolitano il peggio è passato. Ieri ha ricevuto la visita del presidente Mattarella, del presidente del Consiglio Gentiloni e del presidente del Senato Casellati. Napolitano ha saputo delle visite da parte delle cariche istituzionali ed è perfettamente vigile. Il chirurgo: “Reazione straordinaria”
A cura di Annalisa Cangemi
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Napolitano è fuori pericolo. Dopo il ricovero d'urgenza martedì sera per un problema cardiaco, l'ex presidente della Repubblica è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all'aorta, perfettamente riuscito. I medici adesso dicono che le sue condizioni di salute sono migliorate, anche se rimane in prognosi riservata. "Il miglioramento clinico del presidente emerito Giorgio Napolitano è costante: ha trascorso una notte tranquilla e questa mattina per la prima volta ha effettuato una piccola prima colazione", ha spiegato il chirurgo Francesco Musumeci che ha operato il presidente. Il "suo stato neurologico è integro ed è in buona relazione con l'ambiente".

Il suo recupero "sta procedendo al di là delle più ottimistiche previsioni. Le funzioni d'organo – ha detto – sono in via di normalizzazione, ha iniziato la fisioterapia con partecipazione attiva. In considerazione della complessità dell'intervento, sostituzione dell'aorta ascendente e della valvola aortica con reimpianto ossi delle arterie coronarie, e dell'età del paziente, il recupero è oltre le più ottimistiche previsioni".

Questa mattina è stato visitato dal dottor Musumeci e dal dottor Emilio D'Avino, responsabile della Terapia intensiva cardiochirurgica. Rimarrà in terapia intensiva e nelle prossime 24-48 ore verranno valutate le condizioni per il suo trasferimento nel reparto di degenza della Cardiochirurgia. "Finché è in Terapia intensiva non possiamo sciogliere la prognosi, ma siamo molto ottimisti. Sta reagendo molto molto bene e per una persona di 93 anni la reazione è assolutamente straordinaria". E poi ha raccontato: "È assolutamente presente, ha i suoi occhiali e ha voluto stringerci la mano in segno di gratitudine".

Il presidente emerito è tutt'ora ricoverato al San Camillo di Roma, e come ha spiegato il primario, adesso respira da solo ed è in ripresa: "Il momento più difficile è passato "ma rimaniamo in condizione di criticità" –  aveva detto ieri Musumeci – Il presidente sta facendo dei buoni progressi, essere già staccato dal ventilatore dopo solo dodici ore è un progresso enorme".

L'intervento, ha spiegato ancora il primario, ha scongiurato il ripetersi di eventi simili. "Tutta l'aorta intrapericardica è stata sostituita, il problema non si pone più – ha affermato – È impossibile però fare previsioni sulla permanenza in ospedale".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri si è recato al San Camillo per una breve visita, di circa 10 minuti. Mattarella per non disturbare gli operatori ha preferito non entrare in terapia intensiva, ma ha parlato con i medici e con il figlio. "Il presidente Mattarella è venuto qui per manifestare la sua vicinanza alla famiglia – ha raccontato Musumeci – Non c'è stato contatto diretto, non si vuole turbarne la tranquillità". In visita al San Camillo anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Napolitano "sa delle visite da parte delle cariche istituzionali – ha concluso Musumeci – ed è stato molto contento della partecipazione di tutti a questo suo momento particolare".

L'odio sui social contro Napolitano

La vicenda di Giorgio Napolitano non ha suscitato l'empatia degli utenti su Facebook e Twitter. Oltre alle frasi di incoraggiamento sono arrivate infatti vere e proprie invettive e messaggi di cattivo gusto sulla salute dell'ex presidente della Repubblica. Gli haters si sono scatenati con commenti offensivi agli articoli di vari giornali online e anche sul blog delle Stelle, in cui veniva associato il malore di Napolitano all'accordo Pd-M5S: "Alla notizia di un possibile incontro del M5s col Pd, il cuore di Napolitano ha ceduto. E quello di Scalfari come sta? E come stanno Giannini, Zucconi, Franco, la Gruber, Floris, Iacoboni, Feltri, Ferrara? Tutti tarantolati?". E ancora: "Guardate cosa avete combinato! Avete fatto venire un infarto a Napolitano appena ha saputo di una possibile alleanza M5s+Pd!!".

Gli insulti si sono susseguiti per tutta la giornata di ieri, al punto che il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha ritenuto necessaria l'apertura dell'indagine della polizia postale, rispondendo alla lettera del deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, che chiedeva di "attivare la specialità della polizia postale e di verificare la presenza di eventuali reati in quei macabri auspici nonché di attivare le procedure di rimozione degli insulti e degli auspici di morte rivolti in rete al presidente emerito Napolitano". Così recita la lettera:

"Il presidente emerito Giorgio Napolitano sta affrontando in queste ore una difficilissima condizione che riguarda la sua salute, sottoposto a un delicatissimo intervento al cuore. Purtroppo, l'imbarbarimento della nostra società fa registrare su social network e siti insulti e auspici di morte rivolti al presidente Napolitano. Siamo ben al di là di ogni più estesa interpretazione dell'inviolabile principio di libertà di espressione. Commenti inumani che cadono tra l'altro in una giornata simbolo della nostra democrazia e che sono stati ripresi dagli organi di informazioni. Per il barbaro linguaggio andrebbero quanto meno rimossi. Purtroppo, invece, la rete appare una sorta di zone franca dove tutto appare lecito. Non è difficile immaginare che quella stesse affermazioni pronunciate de visu avrebbero per la legge ben altra valenza e ben altre conseguenze".

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