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Pd, Calenda contro Renzi: “Matteo dica subito cosa vuole fare”

In un’intervista su Repubblica l’ex ministro Carlo Calenda bacchetta l’ex segretario del Pd Matteo Renzi: “Matteo deve dire cosa vuole fare. Non credo ci sia niente di male nel fatto che voglia creare un suo partito, ma occorre saperlo per tempo. Se lo fa è uno dei soggetti da coinvolgere nel fronte democratico per le europee”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In un'intervista su Repubblica il dem Carlo Calenda, ex ministro per lo Sviluppo economico, bacchetta l'ex segretario Matteo Renzi: "Matteo deve dire cosa vuole fare. Non credo ci sia niente di male nel fatto che voglia creare un suo partito, ma occorre saperlo per tempo. Se lo fa è uno dei soggetti da coinvolgere nel fronte democratico per le europee". La giornalista Giovanna Casadio gli chiede se l'iniziativa di Renzi sarebbe simile a quella che anche lui vorrebbe costruire, mettendoli in competizione, e Calenda risponde così: "No, non stiamo parlando della stessa cosa. Vero è che io sono un liberal democratico, che sono stato d'accordo con molte scelte del governo Renzi. Ma per me la scommessa è ampliare il fronte, non frammentarlo. È costruire una grande lista democratica per le europee. Se Salvini vince, l'Italia rischia di scivolare ai margini dell'Europa e avere come punto di riferimento la Russia di Putin".

Calenda spiega poi di non essere il solo a chiedere lo stop delle primarie dem. "Delrio – afferma – si sta muovendo nella stessa direzione. D'altra parte come facciamo a decidere come andare alle europee senza sapere chi starà dentro o chi starà fuori. La vittoria di Zingaretti rischia di essere una vittoria di Pirro, in cui metà partito non si sente più rappresentato. Sospendiamo il congresso – propone – con Gentiloni presidente di transizione e una segreteria larga e un luogo di coordinamento dell'opposizione: da Pizzarotti a Emma Bonino". Il Pd è la sua casa? "Il Pd è la mia casa – sottolinea – Però ritengo si debba andare oltre il Pd". Secondo Calenda è giusto che il Pd dica chiaramente che un'alleanza con il M5S non verrebbe mai presa in considerazione: "Se la linea è quella di andare con i 5Stelle – un movimento antidemocratico quanto la Lega – non ci sto". Zingaretti ha proposto di candidarlo alle Europee: "Lo ringrazio per la stima che ricambio…ma non si tratta di mettere le figurine…Se c'è un progetto politico mi candiderò, ma se il Pd continua con il cupio dissolvi, farò altro". 

Poi sulla manovra aggiunge: "Voglio richiamare l'attenzione sulla manovra che non è solo una scatola vuota. Stiamo anticipando una recessione che alla fine dle 2019 potrebbe allargarsi al resto del mondo. Così l'Italia salta in aria".

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