Palermo, si finse tassista e violentò una giovane insegnante inglese: condannato a 10 anni

Si era finto un tassista e a notte inoltrata aveva fatto salire nella sua auto una giovane inglese a Palermo. Ma invece di portarla a casa la violentò per poi abbandonarla tra le sterpaglie accanto al centro commerciale Forum. Alla vittima, una ventunenne che era arrivata a Palermo per insegnare inglese nelle scuole della provincia, Martino Biuso avrebbe rubato anche soldi e cellulare. Oggi la quinta sezione penale del tribunale di Palermo con presidente Donatella Puleo ha condannato l’imputato a dieci anni e sei mesi di reclusione. Martino Biuso era accusato di violenza sessuale, rapina e sequestro di persona. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Giorgia Righi, Biuso, 46 anni, precario del bacino ex Pip, quella notte del 13 maggio 2017 finse appunto di essere un tassista ingannando la donna che, dopo essersi separata dagli amici con cui aveva trascorso la serata, camminava nella zona di via Roma per tornare a casa.

Biuso arrestato mesi dopo lo stupro – Un uomo – appunto il quarantaseienne secondo l'accusa – si fermò accanto a lei in strada e la invitò a salire in auto. Ma invece di accompagnarla all'indirizzo indicato dalla giovane finì per abusare di lei. La vittima raccontò in lacrime di essere stata condotta in una zona isolata, violentata e rapinata del cellulare e del denaro che aveva poco prima prelevato al bancomat. A trovarla all'alba per strada fu una guardia giurata che poi la portò alla polizia. Biuso è già in carcere dal febbraio dello scorso anno quando, mesi dopo l’aggressione alla giovane inglese, è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile. All'individuazione del sospettato si è arrivati anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Biuso ha precedenti per reati di rapina, lesioni e porto abusivo di arma. Dopo la violenza l’insegnante ha lasciato l’Italia.