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Pakistan, preso il killer di Zainab, stuprata e uccisa a 6 anni: “Sono posseduto dal demonio”

È stato incastrato dalla prova del dna Imran Ali, 24 anni, l’assassino della piccola Zainab Ansari, la bambina di 8 anni prima violentata e poi uccisa, il cui corpo è stato ritrovato senza vita tra i rifiuti di una discarica. Accusato di altri 8 omicidi si difende: “Sono posseduto dal demonio che mi fa stuprare le ragazzine”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha un nome e un volto l'assassino di Zainab Ansari, la bambina di 8 anni prima violentata e poi uccisa, il cui corpo è stato ritrovato senza vita lo scorso 4 gennaio tra i rifiuti di una discarica. Una storia terribile, che arriva da Kasur, in Pakistan, e che aveva fatto il giro del mondo. Dopo attente ricerche, gli inquirenti hanno confermato la corrispondenza delle tracce di dna riscontrate sul cadavere della piccola con quello di Imran Ali, 24enne del luogo e parente della vittima. La sua abitazione è stata immediatamente presa d'assalto dalla folla inferocita, che ha anche chiesto a gran voce per lui la pena di morte. Il ragazzo non avrebbe opposto resistenza alla polizia, confessando così la sua responsabilità nel delitto. Come riporta il quotidiano locale Daily Pakistan, il giovane avrebbe dichiarato di "essere posseduto da un demone che mi fa abusare e uccidere le ragazzine".

Zainab, infatti, non sarebbe la sua prima vittima: il ragazzo avrebbe ucciso altre otto bambine con la stessa modalità. Per di più, secondo la stampa locale, sarebbe rimasto con la famiglia dell'ultima bambina ammazzata anche dopo il ritrovamento del cadavere, partecipando attivamente alle proteste di piazza contro quella barbarie. Il delitto aveva scosso profondamente tutta la comunità. La piccola era stata vista l'ultima volta mentre interpretava un passo del Corano durante una recita a scuola, con le immagini delle telecamere a circuito chiuso che mostravano il sospetto che portava via la piccola, prima che fosse rinvenuta cadavere, strangolata a morte. Il killer si era persino tagliato la barba, nel tentativo di depistare le indagini, ma nulla ha potuto contro le analisi del dna.

Il Pakistan è il terzo paese più pericoloso al mondo per le donne, a causa degli attacchi con l’acido, le lapidazioni e i matrimoni infantili. Gli stupri sono in crescita con quattromila casi denunciati nel 2016, il 10 per cento in più rispetto all'anno precedente. Zainab è la dodicesima bambina a essere uccisa soltanto nel suo distretto dallo scorso anno. La gente è stanca di combattere e protestare per l'uccisione di queste vite innocenti.

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