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Omicidio Palermo, telecamere incastrano una ventenne: ha sparato dopo uno schiaffo al padre

La compravendita di una casa che da tempo era motivo di liti tra due famiglie sarebbe il movente del delitto che ha sconvolto l’Arenella a Palermo, dove è stato ucciso Leonardo Bua e ferito il fratello Giuseppe. Alessandra Ballarò, 20 anni, incastrata dalle telecamere.
A cura di Susanna Picone
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L'omicidio di sabato nel quartiere Arenella a Palermo è stato ripreso dalle telecamere installate dalla famiglia Ballarò per proteggersi e trovare prove contro i Bua. Due famiglie che da anni litigavano per una casa che i Bua avevano acquistato dai Ballarò. La lite era finita anche davanti al giudice e per questo motivo sabato c’è stata l’ennesima discussione davanti casa, nelle vicinanze di piazzetta Caruso. Una discussione finita nel sangue. Alessandra Ballarò, venti anni, dopo la rissa tra i capifamiglia – e a quanto pare dopo uno schiaffo dato a suo padre – è infatti entrata in casa, ha preso la pistola e ha esploso quattro colpi. Due sono andati a segno. Uno ha raggiunto al volto e ha ucciso Leonardo Bua, trentasei anni, l'altro ha raggiunto al fianco il fratello Giuseppe, quaranta anni, finito all'ospedale Villa Sofia in coma farmacologico con gravi ferite.

Gli agenti hanno notato le telecamere e ricostruito l'accaduto – Gli agenti della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti sono riusciti a notare alcuni strani fori nella palazzina dei Ballarò. Hanno capito che erano delle fessure dove era installato un impianto di videosorveglianza che ha ripreso la scena della sparatoria e così hanno potuto ricostruire quanto accaduto. Incastrata, davanti agli inquirenti la ventenne avrebbe poi confessato di essere stata lei a sparare. Da quanto emerso, nelle immagini si vedono i padri delle rispettive famiglie che litigano. Poi intervengono i figli, con Alessandra che entra in casa, prende la pistola e spara. Una delle sorelle della ragazza ha successivamente tentato di fare il massaggio cardiaco a Leonardo Bua in strada, ma al loro arrivo i sanitari del 118 hanno solo potuto constatare il suo decesso. In questura è stato portato anche il fratello di Alessandra, sentito per ore per cercare di ritrovare l’arma da fuoco che ancora non è stata recuperata. L’uomo è indagato per favoreggiamento.

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