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Nuovo simbolo per il partito della Sinistra: “Tutti, con Grasso Presidente”

L’agenzia Dire ha diffuso stasera uno dei possibili simboli che adotterà il partito politico della Sinistra, che sfiderà il Pd di Renzi. La nuova formazione potrebbe chiamarsi “Italia di Tutti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In attesa dell'assemblea di domenica che vedrà la nascita a Roma del nuovo soggetto politico alla sinistra del Pd, spuntano le prime indiscrezioni sul nome e sul simbolo. Dopo l'incontro di questa mattina del presidente del Senato Pietro Grasso con gli esponenti di Mdp, Si e Possibile Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati, questa sera l'agenzia Dire ha riportato una possibile alternativa, che verrà vagliata nella riunione di domani, in vista dell'incontro all'Atlantico Live.

Finora si pensava che la scelta sarebbe caduta su "Liberi e Uguali", o "Libertà e Uguaglianza". "Il copyright è della Costituzione francese, non di Ceccanti", ha ironizzato lo storico portavoce di Bersani, Stefano Di Traglia, davanti alle rimostranze dell'associazione dei liberal dem sull'omonimia con il nome dell'associazione. Ma in lizza, da oggi, ci sarebbe anche "Italia di Tutti", con "Tutti" scritto in maiuscolo e posto in rilievo. Per quanto riguarda l'immagine scelta per rappresentare la nuova formazione politica, nel progetto grafico ci sarebbe una rosa rossa.

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A quanto sembra il presidente Grasso propenderebbe per quest'ultima possibilità, così come ha raccontato anche il giornalista Marco Damilano durante il programma tv di Diego Bianchi, "Propaganda Live". L'unico elemento su cui erano tutti d'accordo era l'assenza della parola "sinistra" nel nome per non dare l'impressione di essere l'ennesima "Cosa Rossa". Ma il nome ufficiale si conoscerà soltanto durante l'assemblea costitutiva di domenica, alla quale parteciperanno i 1500 delegati eletti nello scorso fine settimana attraverso dei "caucus", le assemblee in stile primarie americane. Sul palco non interverranno né Bersani né D'Alema né Vendola. Il nuovo partito si fonderà su tre parole d'ordine: lavoro, diritti, uguaglianza.

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