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Nuoto, Mattia Dall’Aglio trovato morto in palestra

Mattia Dall’Aglio, 24 anni, è morto in palestra a Modena mentre si allenava in sala pesi. Era da solo, a rinvenire il cadavere è stato un Vigile del Fuoco. Laureato in Economia a Modena settore Marketing, aveva un passione per il nuoto che lo aveva portato fino alle Universiadi in Corea del Sud (a Gwangju nel 2015).
A cura di Maurizio De Santis
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Mattia Dall'Aglio, 24 anni, è morto domenica pomeriggio in palestra a Modena mentre si allenava da solo in sala pesi. A ritrovare il cadavere del nuotatore (stile libero) è stato un Vigile del Fuoco del comando di via Formigina, nei pressi dell'impianto, subito intervenuto usando un defibrillatore. Inutile ogni tentativo di rianimare l'atleta azzurro che sembra morto per cause naturali: stroncato da un malore (con ogni probabilità un infarto), avrebbe battuto la testa in seguito alla caduta. Le circostanze del decesso hanno spinto il pm Katia Marino ad aprire un'inchiesta: sul luogo dove è stata rinvenuta la vittima non c'erano farmaci né altre sostanze collegabili alla tragedia; la salma di Dall'Aglio adesso sarà sottoposta all'autopsia nel centro di Medicina legale del Policlinico modenese. L'esame svelerà cosa è successo in quei momenti e soprattutto se l'anemia falciforme di cui soffriva il giovane nuotatore possa avere alimentato complicanze per la salute.

Originario di Montecchio nel 1993 (provincia di Reggio Emilia), Dall'Aglio si era laureato in Economia a Modena settore Marketing e aveva un passione per il nuoto: aveva fatto parte della spedizione alle Universiadi in Corea del Sud (a Gwangju nel 2015) dove aveva conquistato il quarto posto con la staffetta 4×100 stile libero e l'accesso alle semifinale nei 100 stile libero; partecipava sempre ai campionati italiani e vantava un personale di 49″77 nei 100 stile libero e di 1’01″81 nei 100 rana.

Tesserato con la Reggiana, nel 2007 era salito sul podio nel meeting di Viareggio. Dal 2008 al 2010, Dall’Aglio era passato al club Vigili del Fuoco Modena vivendo uno dei momenti più emozionanti della carriera: mise in bacheca ben tre titoli italiani giovanili. Chiusa l'esperienza modenese passò sotto le insegne dell’Imolanuoto allenato da Tamas Gyertyanffy e Cesare Casella: anche allora riuscì a ottenere prestazioni discrete centrando anche le finali tricolori nei 100 rana e 100 stile libero.

Il cordoglio della Federazione Italiana Nuoto

Il presidente della Fin Paolo Barelli, i presidenti onorari Salvatore Montella e Lorenzo Ravina, i vicepresidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, il segretario generale Antonello Panza, il consiglio e gli uffici federali, il presidente del GUG Roberto Petronilli, il tecnico federale responsabili delle squadre nazionali di Nuoto Cesare Butini e il responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani e tutto il movimento degli sport acquatici formulano le più sentite condoglianze alla mamma Fabrizia, al papà Gianluca, ai familiari tutti ed amici e a tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

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