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Neonato lanciato dal balcone. La madre e il compagno non l’hanno riconosciuto

Neanche il marito della donna, che agli inquirenti ha detto di non essersi mai accorto della gravidanza della compagna e di non essersi accorto del parto, ha riconosciuto il piccolo. Per questo motivo ci hanno pensato lo staff sanitario a dare un nome alla giovanissima vittima: Giovanni.
A cura di Biagio Chiariello
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Il bambino gettato dal balcone dalla mamma, Valentina Ventura, a Settimo Torinese, in provincia di Torino, è stato chiamato Giovanni dai sanitari dell'ospedale Regina Margherita. Mentre presto il Comune di Torino stabilirà data e modalità dei funerali del neonato. Il piccolo infatti non è ancora stato riconosciuto: né dalla madre, in stato di fermo con l'accusa di omicidio aggravato, né dal marito della donna, che ai carabinieri e al procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando ha assicurato di non essere a conoscenza del fatto che Valentina Ventura fosse incinta e di non essersi accorto del parto. Familiari e i conoscenti, con i quali per altro sembra che la donna non avesse da tempo rapporti, saranno sentiti nei prossimi giorni dai carabinieri, che indagano sulla vicenda.

Intanto il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, in merito agli esiti dell'autopsia eseguita dalla dottoressa Mazzucco sul neonato, ha confermato che “le ferite riportate dal bambino sono compatibili con una caduta dall'alto”. Gli inquirenti stanno cercando di dissipare tutti i restanti dubbi sulla drammatica vicenda. In un primo momento la Ventura, apparsa molto confusa, aveva detto di non sapere di essere incinta, ma questa affermazione pare sia stata smentita da diversi elementi.

Sottoposta a diversi interrogatori, alla fine ha confessato l’omicidio ed è stata fermata dai carabinieri della compagnia di Chivasso. “Un confronto non facile che ci ha lasciati interdetti per la normalità con cui la donna ha appreso le accuse”, ha spiegato il procuratore Ferrando. “La donna – ha spiegato il magistrato – ha detto di essere andata in bagno, e che il bambino è nato ma non ricorda cos’è successo dopo. Anche se ha pulito il sangue. Al marito che aveva visto il sangue, ha detto di aver avuto mestruazioni abbondanti. Dopo ha portato la figlia più grande a scuola ed è tornata a casa”. “Al momento – affermano gli investigatori – non sono emerse responsabilità da parte di altre persone”.

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