NBA, Belinelli sgancia bombe da 3 e vince l’All Star Saturday (video)
Marco Belinelli accanto a Larry Bird, Ray Allen, Peja Stojakovic, Dirk Nowitzki, Paul Pierce. Mica solo pizza e spaghetti, ‘broccolini' e paisa'? Gli italiani lo fanno meglio anche nel basket. E' la prima volta che accade e agli americani viene la pelle d'oca, quasi non ci credono. Nemmeno, Marco. Loro, i signori della palla a spicchi, fatti a fettine da un giocatore europeo. Mano calda, mira precisa, un pizzico di talento, una spolverata di orgoglio e un pugno d'impudenza… e le stelle dell'Nba stanno a guardare. A New Orleans, il 28enne cestista di San Giovanni in Persiceto, ingrana il ritmo giusto, le suona agli statunitensi, nella gara da 3 fa il vuoto e mette in tasca un assegno da 50mila dollari. Venticinque tiri da spedire a canestro, senza pausa. Tutti d'un fiato. Un colpo e via. Sguardo fisso sul tabellone. La palla accarezza l'aria, la traiettoria ferma le lancette del cuore, ti lascia con un groppo in gola, una palombella allunga i miracoli in un battito di ciglia, un ferro fa da spartiacque tra la meraviglia e una pacca sulle spalle.
Duello. Nell'All Star Weekend a brillare è la stella di Belinelli, la guardia azzurra dei San Antonio Spurs. I grandi favoriti della vigilia, come il campione in carica Kyrie Irving, Kevin Love, il miglior tiratore da 3 della stagione, Steph Curry, Bradley Beal, Aaron Afflalo, Joe Johnson e Damian Lillard, tutti s'inchinano all'italiano che batte i concorrenti della squadra East e West e si presenta alla finalissima con l'astro nascente dei Washington Wizard. Sarà un testa a testa fino allo spareggio: 19 pari, per schiantare l'avversario servono più bombe. Belinelli, che è quinto per numero percentuale sulle ‘bombe da 3' nella statistiche Nba, sgancia a tappeto: 24 a 18, Beal è annientato, il trofeo è suo. E le stelle stanno a guardare.
