Young Signorino, “Nessuna aggressione a Napoli”. Il Punk Tank: “Ce l’aveva detto il suo staff”

Young Signorino è stato o no aggredito a Napoli, lo scorso 29 luglio, e per questo motivo ha annullato il concerto che avrebbe dovuto tenere al Punk Tank? A quanto pare, no. Ed è stato lo stesso artista a dirlo, a cinque giorni di distanza da quel (presunto) episodio che aveva riacceso i riflettori sulla questione sicurezza in piazza Garibaldi, davanti alla stazione centrale. Ma il locale di piazza Dante precisa: nessuna invenzione, a parlare dell'aggressione è stato lo stesso staff di Young Signorino.
L'aggressione a Young Signorino a piazza Garibaldi
Questa storia comincia, appunto, il 29 luglio, quando il giovane trapper di Cesena è atteso nel locale napoletano per un Live Set. Nel primo pomeriggio il Punk Tank pubblica un post sul proprio profilo Facebook per comunicare l'annullamento dell'evento e precisa: "Stamane a piazza Garibaldi l'artista è stato aggredito e per forza di cose è dovuto tornare a Roma. Ci scusiamo comunque con tutti i clienti". Di questa aggressione nei verbali di Polizia, Carabinieri e Polizia Ferroviaria non c'è traccia, non risulta nessuna denuncia ma l'ipotesi è che si sia trattato di un episodio non grave e che non ci sia stato intervento delle forze dell'ordine.
Il Punk Tank: "Il suo staff ci aveva detto dell'aggressione"
La notizia circola velocemente, si diffonde e diventa in poco tempo virale. E continua a viaggiare, fino ad oggi, 4 agosto, quando arriva la smentita riportata dall'agenzia Ansa, che cita come fonte lo stesso artista: a Napoli non c'è stata nessuna aggressione. Da dove nasce, allora, questa notizia? Quel giorno, riferisce a Fanpage.it uno dei responsabili di Punk Tank, l'artista sarebbe "sparito", sarebbe stato impossibile da contattare per almeno un paio d'ore; alla fine sarebbe stato il suo management a spiegare ai gestori del locale che il concerto sarebbe stato annullato per via dell'aggressione avvenuta in piazza Garibaldi, che Young Signorino sarebbe tornato direttamente a Roma senza esibirsi e, successivamente, a chiedere di rimuovere dal post la parte in cui si faceva riferimento all'aggressione.