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Whirlpool chiude a Napoli, la rabbia degli operai

Whirlpool Napoli, un calendario degli operai licenziati per sostenersi economicamente

È stato presentato ieri il calendario degli operai della Whirlpool Napoli che ha chiuso i battenti lo scorso 31 ottobre, lasciando a casa oltre 300 operai, che ad aprile verranno definitivamente licenziati. L’iniziativa benefica è nata con l’obiettivo di sostenere i lavoratori e le loro famiglie.
A cura di Valerio Papadia
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È stato presentato ieri, 30 dicembre, "Sulla nostra pelle", il calendario degli operai dello stabilimento Whirlpool di Napoli Est che lo scorso 31 ottobre ha chiuso definitivamente i battenti, lasciando per strada circa 330 lavoratori. Gli operai sono stati messi in cassa integrazione Covid e, nell'aprile del 2021, saranno definitivamente licenziati. Il calendario, che ripercorre i mesi di lotta degli operai – iniziata nel maggio del 2019 – nasce dunque dall'esigenza non soltanto di non far spegnere la fiamma dell'interesse sulla vicenda, ma anche per sostenere economicamente il Fondo di resistenza istituito dagli operai dello stabilimento di via Argine per aiutare i lavoratori e le loro famiglie.

L'iniziativa benefica "Sulla nostra pelle" è stata presentata in diretta streaming sulla pagina Facebook del Cral Whirlpool: alla presentazione del calendario hanno partecipato la segretaria generale Fiom-Cgil Francesca Re David, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario generale Cisl Annamaria Furlan, e il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, ma anche tanti artisti come Alessandro Siani, Ascanio Celestini, Caparezza, Vauro, Sergio Castellitto e tanti altri.

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Operai in cassa integrazione Covid: ad aprile saranno licenziati

Intanto, i circa 330 operai licenziati a breve saranno messi in cassa integrazione Covid, che sarà attiva da gennaio alla fine di marzo 2021. Ad aprile, come detto, scatterà poi il blocco dei licenziamenti: gli operai, però, sono in presidio permanente all'esterno dello stabilimento di via Argine, periferia orientale di Napoli – che ha chiuso i battenti lo scorso 31 ottobre – e hanno intenzione di rimanervi fino a quando i cancelli non saranno riaperti.

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