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Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

Violenze a Santa Maria, l’ex comandante del carcere respinge gli addebiti: non c’è nei video

Si è tirato fuori da qualsiasi coinvolgimento nei pestaggi sui detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020 l’ex comandante della Polizia Penitenziaria, Gaetano Manganelli, oggi sentito dal Gip Sergio Enea. Manganelli ha fatto presente di non essere ripreso nei video. Sentita anche il commissario capo Costanzo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Si è tirato fuori da qualsiasi coinvolgimento nei pestaggi sui detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020 l'ex comandante della Polizia Penitenziaria, Gaetano Manganelli, che oggi, assistito dall'avvocato Giuseppe Stellato, ha risposto alle domande del Gip Sergio Enea. Nei confronti di Manganelli, il 28 giugno scorso, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Oggi, però, l'ex comandante della Polizia Penitenziaria ha respinto ogni addebito nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.

L'ex comandante: mai ripreso nei video

Manganelli ha spiegato al gip di non essere stato tra coloro che hanno “gestito, diretto e organizzato” la perquisizione straordinaria del 6 aprile 2020, ritenuta illegittima dalla Procura, durante la quale si verificarono i pestaggi di circa 300 detenuti da parte di altrettanti agenti. Violenze riprese anche dalle telecamere di videosorveglianza interna del carcere. Manganelli, quindi, si è tirato fuori dal gruppo di funzionari che secondo gli inquirenti avrebbe pianificato la perquisizione definita dal gip “un'orribile mattanza”. Manganelli, peraltro, ha fatto presente al giudice di non essere mai ripreso nei video.

Sentito anche il commissario capo

Molti agenti della Polizia Penitenziaria ieri hanno scelto di non rispondere alle domande del Gip. Si è riportata all'interrogatorio reso nel gennaio scorso il commissario capo della Polizia Penitenziaria di 44 anni Anna Rita Costanzo, finita ai domiciliari lunedì 28 giugno scorso su ordine del gip Sergio Enea. La Costanzo, difesa dall'avvocato Vittorio Giaquinto, è stata sentita oggi dallo stesso Gip Enea per l'interrogatorio di garanzia, e si è riportata a quanto già riferito ad inizio anno, quando si presentò spontaneamente alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per chiarire la sua posizione. Allora la Costanzo spiegò di non essere tra gli organizzatori della perquisizione.

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