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Vaccino Covid, l’azienda farmaceutica Novartis: “Disponibili a produrlo a Torre Annunziata”

L’azienda farmaceutica svizzera ha dato la sua disponibilità a produrre il vaccino contro il Coronavirus nel suo stabilimento di Torre Annunziata, nella provincia di Napoli. “Stiamo valutando in maniera seria quale sia la capacita’ esistente e i volumi che può generare il nostro stabilimento” ha detto Pasquale Frega, ad di Novartis.
A cura di Valerio Papadia
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Uno dei vaccini contro il Coronavirus potrebbe essere prodotto in Campania, precisamente a Torre Annunziata, nella provincia di Napoli. Novartis Farma, azienda farmaceutica svizzera, ha infatti dato la sua disponibilità a produrre il vaccino anti-Covid nel suo stabilimento che ha sede proprio nella città oplontina. Lo ha annunciato Pasquale Frega, country president di Novartis in Italia e amministratore delegato di Novartis Farma, nel corso di una intervista a Repubblica. "Siamo pronti a dare il nostro contributo. Stiamo valutando in maniera seria quale sia la capacita' esistente e i volumi che può generare il nostro stabilimento" ha detto Frega.

Second l'ad di Novartis, infatti, lo stabilimento di Torre Annunziata "potrebbe supportare gli sforzi per produrre vaccini in Italia". "Entro i prossimi 4 anni – ha concluso Frega – abbiamo programmato di investire nel sito oltre 20 milioni di euro per aumentare la sua capacità produttiva. Nel caso fossimo scelti dal governo, gli investimenti saranno aumentati".

Vaccini Covid in Campania, la situazione

La campagna vaccinale contro il Coronavirus in Campania, intanto, procede a rilento. Nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore campano Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione, sottolineando la sperequazione nella distribuzione delle dosi di vaccino. "Abbiamo ricevuto 64mila dosi in meno rispetto al Lazio che ha la stessa nostra popolazione" ha rimarcato il presidente della Regione Campania. Secondo De Luca, se non dovessero arrivare nuove dosi, "potremmo preferire fare la prima dose e poi si vede. Cosa vuol dire? Che la copertura contro il virus per quello che riguarda i Pfizer, Moderna o Astrazeneca si riduce. Ma se dobbiamo stare fermi meglio avere una copertura al 50-60 percento che stare a contemplare il nulla".

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