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Noemi ferita dalla camorra a Napoli

Un murales disegnato da Noemi, a due anni dalla sparatoria di camorra in cui è stata ferita

A due anni dalla sparatoria in cui la piccola Noemi Staiano ha rischiato di perdere la vita per mano della camorra, la sua famiglia, a suo nome, consegna a Fanpage.it una lettera che è una dichiarazione d’intenti. Dopo essere stata ferita in uno scontro a fuoco in cui lei e la sua famiglia non c’entravano nulla, oggi a piazza Nazionale nasce un sogno: un murales con gli occhi di Noemi che non faccia dimenticare quanto accaduto, ma che sia anche un incentivo a sognare una Napoli dove per la camorra non ci sia più posto.
A cura di Gaia Martignetti
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"Il 3 maggio ricorre il secondo anniversario del grave ferimento della nostra piccola Noemi, colpita alla tenera età di 4 anni durante un agguato di camorra a Piazza Nazionale a Napoli. Da quel drammatico giorno, che ha segnato le nostre esistenze, abbiamo sentito l’affetto, la vicinanza e il sostegno di tutti i cittadini che hanno prima pregato insieme a noi affinché la nostra Noemi continuasse a vivere e poi ci sono state vicine in questo lungo e difficile percorso che stiamo affrontando.

Noemi è una bambina splendida. Nonostante tutto quello che sta passando, allieta la nostra vita con il suo sorriso. Ed è proprio il suo sorriso e quello della sorellina Greta e la sua voglia di vivere ad averci ispirato un’idea, che stiamo portando avanti anche grazie all’impegno quotidiano della Fondazione Polis della Regione Campania, dal Comune di Napoli e dalla IV Municipalità: riqualificare e restituire a tutti i cittadini, a partire dai bambini come Noemi, Piazza Nazionale, trasformandola da luogo di dolore e sofferenza in simbolo di riscatto e di gioia. Proprio in questi giorni particolari e in occasione della prossima udienza in appello del 18 maggio vogliamo annunciare che sabato 15 maggio compiamo il primo passo di questo impegno. Piazza Nazionale, quel luogo che ha segnato le nostre vite per sempre, assume un nuovo volto, quello della nostra Noemi, che campeggerà su un murale posto sul muretto dell'anfiteatro al centro della piazza, realizzato, con il coordinamento di Inward, dagli artisti Giulia Salamone, in arte NoEyes, e Valiante. Per Noemi e insieme a Noemi. Sì, perché la nostra bambina è pienamente coinvolta nel progetto. È lei che si accinge a colorare il murale su cui saranno in evidenza i suoi bellissimi occhi ed è sempre lei che, insieme a noi, vuole lasciare un segno tangibile e concreto di speranza per la nostra città, nella quale la violenza criminale non risparmia neanche i bambini. Ma Noemi ci insegna, con la sua purezza e la sua vitalità, che proprio a partire dai bambini può arrivare la risposta più bella e più forte contro la camorra e ogni forma di illegalità.

Vogliamo che Piazza Nazionale venga restituita a Noemi e agli altri bambini, a tutti i bambini della città. Che sia un luogo di gioia e spensieratezza. Che accompagni il percorso che stiamo facendo con Noemi per provare a restituirle un minimo di serenità . E gli occhi di Noemi, che brilleranno per sempre in quella piazza, sono la migliore rappresentazione possibile del significato che vogliamo dare al nostro progetto. Sono gli occhi di chi è stata più forte della violenza della camorra, occhi che ci osservano, occhi che ci interrogano, occhi che ci stimolano. Sono il simbolo di una città che non deve dimenticare e non deve mai abbassare la guardia, che deve stare concretamente vicina alle sue vittime e ai suoi bambini, perché questo è il modo migliore per opporsi alla camorra. Non a caso, su quel murale ci sarà una frase di Dietrich Bonhoeffer: "Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini".

Anche per questo, vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono vicini. Su tutti, vogliamo rivolgere un pensiero di particolare gratitudine ai medici e a tutto il personale sanitario che due anni fa hanno salvato la nostra bambina. Se siamo qui con Noemi lo dobbiamo soprattutto al loro impegno e alla loro professionalità. Grazie, Noemi vive e grazie a lei vive la nostra città e la nostra regione per continuare a lottare".

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