Uccide la figlia malata di Alzheimer e si spara alla testa, tragedia a Marigliano

Avrebbe sparato alla figlia, uccidendola, per poi rivolgere l'arma contro se stesso e tentare di fare lo stesso; i soccorsi lo hanno trovato agonizzante, in fin di vita, mentre per la donna non c'era più nulla da fare. L'uomo, soccorso, è stato ricoverato nell'Ospedale del Mare ma è deceduto poche ore dopo per le gravi ferite riportate. Storia di estrema solitudine e disperazione, quella che arriva da Marigliano, in provincia di Napoli; protagonisti un anziano di 89 anni e la figlia di 56, entrambi del posto.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione locale e a quelli della Compagnia di Castello di Cisterna, le prime risultanze vanno nella direzione dell'omicidio-suicidio. I carabinieri sono intervenuti questa mattina, 25 luglio, in un appartamento di via Masseria Surdo, traversa di via Vittorio Veneto. Nella casa c'era il corpo senza vita della donna, uccisa da un colpo di arma da fuoco. Il padre 89enne era poco distante, anche lui a terra, ferito da un proiettile alla testa e gravissimo, ma ancora vivo. L'uomo è stato trasportato all'Ospedale del Mare, dove è stato ricoverato in condizioni critiche e in imminente pericolo di vita; nel pomeriggio il suo cuore ha smesso di battere.
Nella stessa abitazione è stata rinvenuta l'arma, una pistola calibro 6,35 regolarmente detenuta dall'anziano. Dai primi accertamenti è emerso che la 56enne soffriva già da tempo di Alzheimer. In queste ore i militari stanno cercando di ricostruire la dinamica, anche ascoltando dei parenti e dei vicini di casa; possibile che l'estremo gesto sia legato alla malattia di cui soffriva la donna e alle difficoltà di prendersi cura di lei da parte dell'anziano padre, che potrebbe quindi aver deciso di uccidere lei e di suicidarsi subito dopo.
(articolo aggiornato alle 16:20 del 25 luglio 2022)